Torino-Milan 2-1, dichiarazioni post-partita Giampaolo: “Troppo spreconi, dovevamo chiuderla prima”

Termina 2-1 per il Torino il match contro il Milan valido per la quinta giornata del campionato di Serie A. Per i granata decisiva la doppietta di Belotti per rimontare il vantaggio rossonero firmato Piatek.

Un Marco Giampaolo molto amareggiato ha così analizzato il match nel post-partita: “Partendo dal presupposto che la sconfitta non va mai bene e incide negativamente sulla nostra autostima, voglio evidenziare l’ottima prestazione fatta dai ragazzi e la grande personalità messa da tutti loro in campo. Abbiamo avuto il controllo della partita, ma non il cinismo. Gare così vanno chiuse prima. Le occasioni, tra l’altro, le abbiamo avute anche dopo il loro vantaggio”. Prosegue poi il tecnico: “Ovviamente la sconfitta dispiace sia per i ragazzi, i quali in campo avevano messo l’anima, che per i nostri tifosi.”

Sui nuovi e i “vecchi”: “Sia Theo Hernandez che Bennacer hanno fatto un’ottima partita. Che fossero bravi lo sapevamo tutti. Ancora molto bene Leao, l’ho sostituito perché l’ho visto stanco. Lui è uno scattista e non ne aveva più. Inoltre, mi fa molto piacere il ritorno in campo di Jack Bonaventura. Volevo qualcuno che tenesse alto il nostro baricentro, per questo ho scelto di affidarmi ad un uomo di tale qualità”. Niente polemica, infine, sul mancato fischio dell’arbitro su Chalanoglou, sull’azione che ha poi innescato il pareggio del Torino: “Il fallo ci poteva stare, questi episodi possono determinare la partita, ma non dobbiamo comunque aggrapparci a ciò. La gara andava chiusa prima, i buoni numeri confermano quanto abbiamo sciupato.”

Orazio Redi

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Giornalista pubblicista, laureato in Scienze della comunicazione. Amante, sin da piccolo, di calcio e analisi dei linguaggi giornalistici. La citazione, che definisce perfettamente la mia ambizione, è questa qui di Steve Jobs: "L'unico modo per poter fare un ottimo lavoro sta nell'amare ciò che si fa. Il segreto è non accontentarsi mai e inseguire fino alla fine i propri sogni".
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