Montréal come Parigi, la finale del Premier 5 canadese sarà la stessa che ha entusiasmato il Philippe Chatrier all’inizio dello scorso mese di giugno.
Sloane Stephens sfida ancora una volta la numero uno del mondo Simona Halep e proverà a prendersi la rivincita dopo la sconfitta in rimonta subita sulla terra rossa francese, superficie più congeniale sicuramente alla romena.
Sul cemento nordamericano, però, le cose potrebbero cambiare anche se lo schema tattico, potenzialmente, potrebbe essere lo stesso con la statunitense all’attacco con il piede sull’acceleratore e l’altra a controbattere sostenuta dalla sua eccellente qualità atletica.
La prima a strappare il biglietto per la finale domenicale è stata la numero uno del mondo Halep che ha travolto in due set l’australiana Barty in una sfida davvero mai in discussione.
Troppo più continua e potente nel gioco da fondocampo Halep che non ha avuto problemi a gestire le variazioni della giovane australiana che ha provato a tenerle testa solo nel primo parziale.
Nella sessione serale di Montréal, a seguire, successo decisamente convincente per Sloane Stephens, alla terza finale stagionale dopo quella già citata di Parigi e quella vinta a Miami.
La statunitense ha sconfitto con un duplice 6-3 la campionessa uscente Elina Svitolina in un match decisamente più combattuto quanto possa suggerire lo score e che Stephens, soprattutto nel secondo, ha giocato in maniera praticamente perfetta, continua ed efficace sul lato più debole del rovescio e letteralmente devastante con il diritto, sia dall’angolo naturale quanto dal centro e a sventaglio, in una manovra impossibile da spezzare se non con il suo vincente definitivo.
Una prestazione convincente e solida per la campionessa di New York che proprio in Canada, a Toronto, un anno fa, ottenne il primo grande piazzamento dopo l’operazione al piede che l’aveva tenuta lontana dai campi per mesi e facendola sprofondare oltre la millesima posizione mondiale.
Oggi, ad un anno di distanza, Stephens ha uno slam sulle spalle e la terza piazza del ranking mondiale, tanta fiducia in più e la consapevolezza di essere una delle più forti giocatrici del mondo, ma ora manca l’ultimo passo, provare a sconfiggere la numero uno del mondo Halep prima che diventi una vera e propria bestia nera, un’ossessione, e i presupposti per una grande finale ci sono davvero tutti.
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