Quasi quattro lunghi anni dopo, con infortuni ed operazioni alle spalle, ma riecco Belinda Bencic.

La giovane tennista svizzera, classe ’97, ma con un passato già di numero sette del mondo ed un successo a livello di WTA Premier 5 addirittura quattro anni fa, è tornata alla ribalta con la vittoria di Dubai.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale WTA Tour)

Ci sono molte analogie con quell’incredibile successo che, nell’agosto del 2015, a Toronto, la lanciò tra le big del tennis mondiale prima che alcuni fastidiosi infortuni le interrompessero lo slancio verso il vertice.

In quel torneo Bencic sconfisse ben quattro giocatrici classificate tra le prime dieci del mondo prima di mettere le mani sul secondo titolo WTA della carriera dopo il precedente Eastbourne, conquistato pochi mesi prima.

Oggi, nel torneo di Dubai, Bencic ha messo in riga, una dopo l’altra, altre quattro giocatrici top ten, nell’ordine Aryna Sabalenka, Simona Halep, Elina Svitolina e, in finale, Petra Kvitova.

Quattro successi, quattro affermazioni in tre set, segno di una brillante condizione fisica, di una tenace resistenza mentale e di una incredibile voglia di tornare a lottare sul campo per riappropriarsi di ciò che gli infortuni, in parte, le avevano tolto.

E così a quattro anni di distanza dall’ultima volta, in seguito al successo per 6-2 al terzo contro un’ottima Petra Kvitova, già alla terza finale stagionale, Bencic può alzare di nuovo al cielo un trofeo e godersi la sua 23esima posizione mondiale (+22, ha iniziato la settimana da 45), ancora lontana dal best ranking di numero 7 ma sulla giusta strada per provare a recuperare il ruolo di campionessa del futuro.