Sorprese e conferme nella parte alta del tabellone femminile degli Us Open che ha definito la sua semifinale e le due giocatrici che si contenderanno un posto nella finale di sabato (nella serata italiana).
Sembra esserci un feeling difficile da spiegare se non ammirando i risultati ottenuti tra New York e Anastasia Sevastova, tennista di buon talento e con un gioco differente rispetto alla pluralità delle interpreti moderne, ma difficilmente propensa a grandi exploit.
Se non proprio a New York dove aveva appena raggiunto il terzo quarto di finale consecutivo prima di pensar bene di fare ancora meglio in questo 2018 e di staccare, per la prima volta in carriera, il pass per una semifinale major.
A farne le spese è stata, nella riedizione proprio del quarto di finale di una stagione fa, la campionessa uscente Sloane Stephens che ha visto così interrompersi bruscamente la corsa alla difesa del titolo.
Un match strano, praticamente dominato dalla lettone che ha lasciato appena cinque giochi alla sua avversaria sebbene Stephens, soprattutto nel secondo set, di chance per riaprire il match e per infondere un po’ di paura a Sevastova ne ha avute.
Eppure una giornata negativa della stella statunitense, una invece molto positiva della numero diciannove del seeding, nauseante per Stephens con le sue palle corte da tutti i lati del campo, in una giornata caldissima che ha reso questo mix ancora più devastante, ha sancito una autentica sorpresa nel tabellone femminile.
Con questo risultato Stephens perderà almeno cinque posizioni in classifica scivolando all’ottava piazza del ranking ma con la serenità di non avere nulla da difendere fino al mese di marzo avendo perso sempre all’esordio un anno fa dopo il grande exploit newyorchese.
Sevastova, invece, che risalirà alla sedicesima posizione mondiale, ad un solo gradino dal suo best ranking, proverà ad impreziosire ulteriormente il suo torneo in una semifinale contro pronostico, ma nella quale non avrà davvero nulla da perdere.
Torna infatti in semifinale, a due anni di distanza dopo l’ultima volta, in seguito allo stop forzato del 2017 per la maternità, la regina di casa Serena Williams che conquista 10 degli ultimi 13 giochi del match per vendicarsi di Karolina Pliskova, l’ultima a batterla a New York proprio ventiquattro mesi fa.
Una partita iniziata in salita per Serena che ha poi prontamente servito la sua veemente reazione a suon di aces e di vincenti, disputando una seconda metà di gara di assoluto livello, insostenibile anche per una giocatrice potente e fisica come la ceca.
Con questo risultato Serena è certa di ritornare tra le prime venti del mondo alla fine del torneo, ma è più che evidente che, per una campionessa simile, l’unica vera soddisfazione sarebbe uscirne da vincitrice, sabato, da questo evento, quello a lei più caro, quello di casa, il più prezioso, quello che la potrebbe portare ancora di più nella leggenda, lassù a quota 24 major.
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