Partita intensissima, epica, vinta dal maiorchino con una prestazione gigantesca.Il greco si prende il primo set, poi niente può. Djokovic vince la finale con Khachanov e chiude terzo
Alla faccia dell’amichevole. La finale della 12° edizione del torneo di esibizione di Abu Dhabi di fine anno è paragonabile, senza rischiare di essere tennisticamente blasfemi, a quella di uno Slam.
Tra Nadal, numero uno al mondo, approdato dopo aver vinto in scioltezza la semifinale contro Khachanov ( 6-1, 6-3), e Tsitsipas, n6 del ranking, che ha ottenuto il pass strappandolo a Djokovic ( 6-3, 6-7, 4-6), è stata una finale di tre ore e tredici minuti di assoluta intensità e tensione.
A spuntarla è il fenomeno spagnolo ( 6-7 (3) , 7-5, 7-6 (3) ) che ottiene così il titolo, e i 250mila dollari di montepremi, per la quinta volta dopo i successi del 2010, 2011, 2016 e 2017.
PRIMO SET- Sin dai primi scambi, si capisce come entrambi i giocatori abbiano poco chiaro, per fortuna degli appassionati, il concetto di amichevole.
Tsitspias è una sentenza al servizio, così come in risposta, dove riesce a trovare sette palle break, nessuna delle quali sfruttate a dovere. Nadal gioca il suo tennis fatto di ordine e di cinismo al primo errore dell’avversario e ottiene il break a fine set.
Sul 40-15, 5-4, l’orgoglio dell’Antica Grecia affiora in Tsitipas e strappa la battuta allo spagnolo. Si porta sul 6-3 e si immola alla vittoria del primo set.
SECONDO SET- Se il primo aveva fatto quasi dimenticare che si fosse pur sempre ad un’esibizione, il secondo set non è stato da meno. Anzi, il livello aumenta. Nadal si fa più aggressivo, trovando però uno Tsitisipas che non è da meno. Si arriva sul 4-4, momento in cui il greco ottiene due palle break che potrebbero risolvere il match, visto il ritmo tenuto al servizio, il set prende la strada di Nadal, che di esperienza si ritrova 6-5. Quando tutto lascia presagire un ulteriore tibreak, Nadal annulla due palle game e pareggia i set.
TERZO SET- Il set decisivo si apre con due palle break gettate alle ortiche dal greco che, per manifestare la rabbia, decide di scagliare la racchetta contro una sedia.
Furbo, se vogliamo cinico, Nadal prende benissimo l’onda della rabbia dell’avversario e si mette 4-2. La marcia verso la vittoria viene interrotta dalla rialzata di Tsitsipas che si prende un contro break. Stuzzicamenti vari, e punti spettacolari, accompagnano Nadal alla vittoria di una gara decisamente da ricordare.
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