Negli ultimi anni la parentesi sudamericana su terra rossa del mese di febbraio, prima dei grandi appuntamenti di Indian Wells e Miami, ha sempre portato bene a Fabio Fognini che ha saputo ottenere vittorie di prestigio e punti preziosi nel ranking mondiale.
Tra Argentina e Brasile, Fognini ha giocato con costanza e dedizione questi eventi sulla sua superficie preferita nel corso degli ultimi anni, sebbene questa scelta comporti il viaggio transatlantico un mese prima rispetto al dovuto.
E con la maturità che incombe, ed in seguito alla nascita del figlio lo scorso anno, Fognini è sembrato intenzionato a rinunciare, dalla prossima stagione, alla tournée sudamericana in favore dei tornei sul rapido sparsi per l’Europa nello stesso mese.
Meno chilometri di distanza, meno tempo lontano da casa e dalla famiglia, e perché no, magari la volontà di cimentarsi e di mettersi alla prova anche su un terreno diverso da quello abituale, lontano dalla sua comfort zone.
Fognini, nei suoi anni di carriera, ha spesso convinto e prediletto di più la terra rossa, ma non sono mancate importanti affermazioni e vittorie prestigiose anche sul cemento, e così non sembra assurdo rinunciare, a 32 anni, alla trafila sudamericana.
Niente più Rio de Janeiro e nemmeno Buenos Aires o San Paolo, dove è impegnato questa settimana come seconda testa di serie, dal prossimo anno Fabio cambia pagina per vivere una nuova esperienza.
Lasciare questo mese di terra rossa, che anche quest’anno ha portato soddisfazioni con la semifinale a Rio ed il ritorno tra i primi venti del mondo, probabilmente non sarà facile, ma Fognini ha bisogno di serenità e tranquillità e vicino a casa la troverà senz’altro di più.
E poi, non si tratta affatto di un addio alla terra rossa, ma basterà soltanto aspettare qualche settimana in più che tanto poi, anche aprile, e la terra rossa europea, torneranno.
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