Giornata amara a Mosca nel day one di Fed Cup tra Italia e Russia con le ragazze azzurre sotto nel punteggio in modo quasi irrimediabile.
Nello spareggio per restare nel World Group II, ed evitare così una nuova negativa retrocessione, la squadra azzurra capitanata da Tathiana Garbin, ha chiuso il primo dei due giorni di gare con due sconfitte.
È durato poco più di un set di illusione il primo dei due singolari in programma, quello tra la numero uno per l’occasione, vista l’assenza forzata per infortunio di Camila Giorgi, Martina Trevisan e la giovanissima Anastasia Potapova.
La ragazzina russa del 2001, ma già finalista a livello WTA nei tornei di Mosca e Tashkent lo scorso anno, dopo aver accusato la tensione iniziale scivolando sotto di un set e di un break, ha rimontato con personalità e strapotere tecnico e fisico.
Messa da parte la paura, Potapova ha messo in luce tutto il suo talento ed il perché si parli così bene di lei per gli anni avvenire con un prova progressivamente sempre più efficace ed intensa che ha portato il primo punto alla sua nazionale.
Nel match seguente, invece, l’ex numero 13 del mondo, quarto finalista slam in tutti i major almeno una volta in carriera, Anastasia Pavlyuchenkova ha superato con un duplice tie break la numero due della compagine azzurra Jasmine Paolini.
La ventitreenne azzurra, sprecate diverse chance tanto nel primo quanto nel secondo parziale ha finito per cedere, in entrambi i set, al fotofinish compromettendo di conseguenza la situazione alla vigilia della giornata conclusiva.
Adesso, alla Russia, basterà un solo successo nei prossimi tre incontri per tornare nella Serie B del tennis femminile a squadre costringendo di conseguenza, come detto, l’Italia ad una nuova pesante eliminazione.
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