Continua anche in questi Australian Open 2019 la maledizione slam per il tedesco Alexander Zverev, mai capace di raggiungere almeno una semifinale a livello major malgrado la classifica ed altre ottime affermazioni nel circuito ATP.
Eppure gli slam continuano a rimanere un tabù per il campione delle ATP Finals di Londra dello scorso novembre e numero quattro del mondo che, negli ottavi di Melbourne, raggiunti per la prima volta in carriera, si arrende in tre set, in modo anche piuttosto netto, con lotta solo nel terzo parziale, ad un redivivo Milos Raonic.

Il canadese, ex numero tre del mondo e finalista a Wimbledon 2016, sprofondato in classifica a causa di diversi infortuni più o meno gravi, sembra aver ritrovato in questa edizione degli Australian Open, torneo dove si rivelò al grande pubblico 6 anni fa, la sua forma migliore.
Dopo aver sconfitto Nick Kyrgios all’esordio e Stan Wawrinka nel turno successivo, Raonic ha strappato il suo pass per i quarti grazie ad un netta affermazione su Zverev al quale, nei primi due set, ha lasciato appena due giochi in totale.
Tra due giorni Raonic affronterà il francese Lucas Pouille, autore di un torneo fin qui inaspettato e speciale, visto che, prima di questa edizione, non aveva mai vinto un match agli Australian Open.
E invece quest’anno Pouille ha strappato il pass per i quarti di finale, per la terza volta in uno slam dopo Wimbledon e Us Open 2016, grazie al successo in quattro set, in rimonta, sul croato Borna Coric.
Straordinario comeback, invece, per il giapponese Kei Nishikori, autentico mattatore sulla lunga distanza, che ha rimontato due set di svantaggio allo spagnolo Pablo Carreno Busta prima di imporsi al super tiebreak del quinto set.

Anche in questo lungo tiebreak a 10, novità assoluta di questa edizione degli Australian Open, il giapponese è stato costretto a rimontare un nuovo svantaggio, sotto per 5-8 e capace di inanellare 5 punti consecutivi per chiudere gioco, partita ed incontro.
Nei quarti, Nishikori sfiderà da sfavorito il serbo Novak Djokovic, numero uno del mondo e del seeding che, nell’ultimo match della giornata sulla Rod Laver Arena, ha piegato non senza difficoltà il giovane russo Daniil Medvedev in quattro set.