Per la prima volta in carriera Rafael Nadal difende un titolo ATP conquistato al di fuori della terra rossa e lo fa in Canada, in una città differente da quella in cui aveva trionfato un anno fa, ma sempre nello stesso evento.
A Montreal, dopo un inizio poco convincente nei primi due turni, il campione di Manacor ha progressivamente acquisito fiducia e fluidità di gioco ritrovando così, in poco tempo, una qualità che si è rivelata decisiva nel secondo e nel terzo set contro Fabio Fognini in quarti di finale e ieri, nell’atto conclusivo del torneo.
In una finale a senso unico, nella quale Nadal ha concesso appena tre giochi, tutti nel solo primo set, lo spagnolo ha travolto il russo Daniil Medvedev, protagonista di una settimana brillante con vittorie prestigiose e convincenti ma altrettanto tremendo nella partita decisiva.
In un match ricco di errori, di tensione e nervosismo Medvedev, tradito anche dal servizio, ha messo in scena la peggiore prestazione, per distacco, di queste ultime due settimane nelle quali, oltre alla finale qui a Montreal, aveva raggiunto anche, perdendola, quella di Washington.
Ovviamente, ringrazia Rafael Nadal che, con questo successo, torna a vincere un titolo lontano dalla terra rossa, il primo della stagione, recupera il primato nella ATP Race che tiene conto dei risultati di questo 2019 e si candida come naturale protagonista per il prossimo Us Open dato che, in nottata, è arrivata anche la notizia del forfait per l’imminente evento di Cincinnati.
Inoltre Nadal, con questa vittoria, che si aggiunge ai titoli di Roma e Parigi, diventa il quarto giocatore in questo 2019 a conquistare ben tre tornei insieme a Novak Djokovic, Roger Federer e Dominic Thiem, e raggiunge, invece, quota 83 sigilli in carriera, numeri da capogiro destinati, ogni settimana, a crescere, in modo mostruoso, sempre di più.
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