Una partita indimenticabile come spesso non era capitato di avere nell’ultimo Master 1000 della stagione a Parigi Bercy, storicamente quello più snobbato.
Un po’ per il periodo, così alla fine dell’anno, un po’ per la vicinanza alle ATP Finals di Londra, l’appuntamento Master 1000 di Parigi non ha sempre avuto una storia semplice.
Ieri, però, il torneo si è preso una bella rivincita con una delle partite più belle dell’anno. la vittoria di Novak Djokovic, al tie break del terzo, dopo tre ore di battaglia, contro Roger Federer.
Una partita bellissima, di quelle che lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo, con il vincitore che trionfa solo dopo una strenua battaglia non solo di tennis ma anche, e soprattutto, di nervi.
Alla fine a spuntarla è stato il neo numero uno del mondo Novak Djokovic che, generalmente, nel complesso del match, ha giocato meglio reduce anche da un periodo mostruoso di successi e affermazioni.
Diventano così 22 le vittorie consecutive per il serbo dopo i tre successi di Cincinnati, New York e Shanghai, 4 le finali negli ultimi 4 appuntamenti di cui 3 in un evento Master 1000 ed una, la restante, in un major.
Un dominio incontrastato che lo riporterà, da lunedì, sulla vetta del ranking ATP, risultato assurdo se si pensa che solo sei mesi fa era uscito dai primi venti giocatori del mondo ad un passo, addirittura, dallo scivolare fuori dai trenta.
Federer si è comunque difeso finché ha potuto ancora lontano dalla migliore versione di sé, ovviamente, ma in lenta e progressiva ripresa dopo il titolo di Basilea e sicuramente felice di aver trovato partite e nuove convinzioni in vista dell’ultimo grande appuntamento stagionale, le ATP Finals di Londra.
In finale, per conquistare il quinto titolo stagionale, il quarto a livello di Master 1000, Djokovic se la vedrà con un assoluto esordiente a questi livelli, il russo Karen Khachanov.
Prosegue, infatti, la settimana da sogno del giovane ventiduenne russo che, dopo aver salvato match point ad Isner in ottavi e travolto Zverev nei quarti, centra un terzo prestigioso successo consecutivo contro l’austriaco Dominic Thiem superato in due set.
Una prestazione solida e convincente per Khachanov che si conferma uno dei giocatori più in forma del momento e cresciuto con più evidenza in quest’ultima stagione e giocherà, oggi, la prima finale in un Master 1000.
Come se non bastasse, da lunedì, per Khachanov sarà sicuramente, indipendentemente dal risultato, best ranking, almeno di numero 12 del mondo ma con la possibilità di salire all’11 in caso di successo.
Insomma un finale di stagione da incorniciare un po’ per entrambi, sia per Djokovic che per Khachanov e forse sì, non poteva davvero esserci finale migliore.
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