Era un dentro o fuori, uno conquistava il pass per la semifinale delle ATP Finals di Londra, il Master di fine anno, l’altro, invece, terminava qui la sua stagione, Nadal contro Tsitsipas era una sfida che prometteva spettacolo.
E spettacolo comune è stato, senza finale thrilling, ma con luminosa qualità soprattutto nei primi due parziali prima che, al terzo, Nadal emergesse con più solidità e continuità di rendimento di fronte ad uno Tsitsipas, campione in carica, reo di una tattica frettolosa e sbagliata (6-4 4-6 6-2).
Per un set e mezzo a dominare la scena è stato il servizio di Nadal, implacabile, vario, penetrante e vincente come poche altre volte, in carriera, gli era capitato su queste superfici e così, fatto un break, vincere il primo set si è rivelata poi ordinaria amministrazione per lo spagnolo.
Il secondo parziale sembrava seguire il copione del set precedente con uno Tsitsipas, però, in grado di tenere botta almeno al servizio di fronte ad un Nadal ancora perfetto che, nei primi quattro turni di battuta, aveva lasciato per strada appena un quindici.
Eppure sul 5-4 in favore del greco, ecco la sorpresa, lo scenario inatteso, Nadal concede addirittura tre punti all’avversario in risposta, due set point e, salvato il primo, sprofonda in un terribile doppio fallo sul secondo vedendosi trascinato al terzo.
La sfida da dento o fuori si riduce allora ad un parziale da dentro o fuori, un set in cui prima regna la tensione, i primi tre giochi sono tre break, e poi crolla vertiginosamente il pathos con Tsitsipas poco lucido, falloso, aggressivo oltremodo, preso dalla fretta di fronte, invece, alla compostezza e alla solidità dell’avversario.
Per la seconda volta avanti di un break nel parziale decisivo, Nadal non commette lo stesso errore, salva il servizio, difende i suoi turni di battuta prima di riottenere un ulteriore break nel settimo game, quello che, di fatto, pone la parola fine al match.
Con questo successo Nadal si qualifica per la sesta semifinale del Master di fine anno, un traguardo per lui, che non ha mai vinto il torneo, rimasto, però, un tabù nelle ultime cinque stagioni e, domani, sfiderà il russo Daniil Medvedev, già certo della prima posizione nel proprio gruppo.
Nell’altro incontro di giornata, inutile ai fini del prosieguo del torneo, termina con una vittoria l’incredibile stagione di Andrey Rublev, campione in cinque tornei, esordiente alle ATP Finals e a segno, nel pomeriggio londinese, contro un Dominic Thiem (6-2 7-5) già proiettato alla sua semifinale in programma domani.
QUI, per la situazione aggiornata dei gironi delle ATP Finals di Londra 2020.
QUI, per l’ordine di gioco di oggi (in campo il girone Tokyo 1970).
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