Erano davvero tanti gli italiani al via nell’ATP Challenger di Parma ma purtroppo, nel giorno della finale, non ci sarà nessuno dei nostri rappresentanti, tutti eliminati, chi prima, chi dopo, nel corso del torneo.
Esce di scena anche Andrea Arnaboldi, l’ultimo superstite, uno che nemmeno doveva esserci ma che, rientrato come lucky loser, si è poi fatto strada fino alla semifinale, per l’esattezza, si è ritrovato ad un solo set dal raggiugnere addirittura la finale.
Ma il tennista lombardo, dopo aver vinto il primo set, ha dovuto subire la reazione del suo avversario, il britannico Liam Broady (4-6 6-3 6-4), numero 202 del mondo che, in poco meno di due ore di gioco, si è imposto al terzo, con un unico break nel parziale decisivo, nell’unica palla break concessa dall’azzurro in quel set.
Vittoria in rimonta anche nell’altra semifinale, la seconda della giornata, che ha visto emergere alla distanza il tedesco Cedrik Marcel Stebe, numero sette del seeding, sul francese Quentin Halys (5-7 6-3 6-3), giustiziere in settimana di ben tre azzurri, Gaio, Viola e Vanni.
Tra Broady e Stebe non ci sono precedenti in carriera e, per quanto si è visto in settimana, entrami sembrano in buona condizione e decisamente a propio agio sulla superficie veloce del PalaRaschi di Parma, per una finale comunque interessante in un torneo che, purtroppo, non parla più italiano.
QUI, per il tabellone aggiornato dell’ATP Challenger di Parma.
PROGRAMMA DOMENICA 8 NOVEMBRE
dalle ore 11.00, PalaRaschi
LIAM BROADY – (7) CEDRIC-MARCEL STEBE
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