Se Frances Tiafoe è la speranza maschile del tennis statunitense a stelle e strisce, Catherine “CiCi” Bellis si è rivelata come grande promessa del movimento femminile, però, già decisamente più florido ed in salute.

Tra le donne, infatti, gli Stati Uniti hanno sempre trovato una certa linea di continuità riuscendo, soltanto nel nuovo millennio, a sfornare campionesse del calibro di Jennifer Capriati, Lindsay Davenport, le sorelle Venus e Serena Williams prima delle più recenti Sloane Stephens, Madison Keys, CoCo Vandeweghe, finalmente esplose in questo 2017 come le altre più illustri colleghe.

Ma guardando ancora più avanti, nel futuro, non mancano nomi da segnare con un circoletto rosso, possibili stelle del panorama tennistico internazionale, alcune già a pieno regime nel circuito delle grandi, altre in procinto di farvi il loro ingresso.

Tra quelle che già a pieno titolo bazzicano con continuità nel circuito WTA, c’è senza dubbio la diciottenne di San Francisco Catherine Cartan Bellis, per gli amici e per gli appassionati semplicemente CiCi Bellis.

La stellina statunitense si è rivelata al grande pubblico nello slam di casa, a Flushing Meadows, addirittura nel 2014 quando, a soli 15 anni, superò all’esordio la slovacca Dominika Cibulkova, dodicesima testa di serie e finalista in quell’anno a Melbourne.

Ed è sempre New York a regalarle le prime gioie della carriera visto che, due anni dopo, facendovi ritorno, raggiunge il primo terzo turno in un torneo dello slam inchinandosi solo di fronte alla futura numero uno del mondo e campionessa di quell’evento, Angelique Kerber.

Da qui, il talento di CiCi si palesa in tutta la sua lucentezza con buoni risultati come il primo titolo 125k del circuito WTA a Honolulu alla fine del 2016, o i primi successi, quest’anno contro giocatrici di vertice e tra le prime 10 del mondo come Agnieszka Radwanska, Svetlana Kuznetsova e Petra Kvitova.

La giovanissima stella americana raggiunge anche la prima semifinale in un torneo Premier a Stanford ed addirittura i quarti in un Premier 5, di livello ancor più prestigioso, a Dubai, finendo per guadagnare 65 posizioni tra gennaio ed agosto e conquistandosi il titolo di “Newcomer of the year” come rivelazione dell’anno, consegnatole dalla WTA.

Passando ora al gioco di Bellis, è evidente come la prestanza fisica non le permetta di adottare gli schemi tipici della scuola americana, che nasce e cresce sul cemento ed è contrassegnata da bordate a tutta velocità da fondocampo.

CiCi, invece, che a sfiora a malapena il metro e settanta, può contare su una notevole varietà nel suo gioco che le permette di poter adattarsi alle più svariate superfici e velocità di campi, grazia anche ad una spiccata completezza tecnica.

Il colpo da lei preferito e probabilmente più sicuro è il rovescio, ma non bisogna pensare ad un evidente divario tra i fondamentali da fondocampo perché anche con il dritto, Bellis riesce a trovare soluzioni interessanti e con continuità, dimostrando di sentire bene la palla e di possedere una buona mano.

La prima parola che viene in mente vedendo giocare la diciottenne americana è proprio “completezza” perché CiCi riesce a fare tutto piuttosto bene ma è altrettanto evidente che ci siano importanti margini di miglioramento, e questo la colloca di diritto tra le grandi promesse del tennis del futuro.

Come se non bastasse, Bellis è supportata anche da notevoli ed innate doti fisiche che le permettono di muoversi con leggiadria e rapidità sul campo e di non disdegnare la fase difensiva, utile soprattutto su superfici più lente, e motivo quindi della sua evidente adattabilità alle più svariate superfici, che le ha permesso di raggiungere già il terzo turno persino sulla terra del Roland Garros.

Nonostante una buona tecnica ed una singolare rapidità di esecuzione dei movimenti, CiCi fatica ancora a generare, con continuità,  da sola, potenza sui propri colpi da fondocampo, limitata, naturalmente, da una fisicità non da bombardiera a tutto campo.

Tuttavia, il suo tennis da incontrista, veloce negli spostamenti ed abile a sfruttare la rapidità dei colpi avversari per sfoderare altrettante interessanti accelerazioni, con notevoli doti nel trovare angoli più o meno stretti da ambo i lati, le permettono di avere armi a sufficienza per districarsi di fronte a giocatrici fisicamente più “grosse”.

Con già nel proprio bagaglio un’ottima preparazione atletica ed una palese completezza tecnica da fondocampo, gli elementi su cui Bellis dovrà concentrare il lavoro nei mesi futuri, sono il servizio, ancora troppo leggero e a tratti, soprattutto sulla seconda, contratto nel movimento, e l’acquisizione di nuove soluzioni come dropshot e voleé che grazie alle sue doti tecniche potranno essere affinati diventando, così, armi pericolose e non scontate.

E’ necessario però sottolineare che, la grande virtù e peculiarità di CiCi Bellis che già fin da tenera età le ha permesso di raggiungere obiettivi di buonissimo livello, è la tenuta mentale, il carattere acceso e pimpante, sempre pronta ad incitarsi con pugnetti e “c’mon”, sempre vogliosa di dimostrare all’avversaria di esserci sul campo, di non avere paura e di credere nelle proprie possibilità.

Questa capacità di farsi sentire, di non provare timore sul campo nemmeno di fronte a campionesse ben più affermate, rimanendo attaccata punto su punto all’incontro, è il messaggio chiaro e forte al tennis del futuro, per affermare che lei, tra le stelle del domani, vuole esserci, eccome se vuole esserci!