L’intera Spagna è scossa dall’uragano legato al calcio-scommesse che vede l’Eldense, società militante in terza divisione spagnola, nell’occhio del ciclone, con pesanti accuse a carico. Qualche giorno fa è finito in manette Filippo Vito di Pierro, allenatore italiano del club, che a sua volta ha accusato un gruppo di investitori italiani, contro il quale si è scagliato anche il presidente dell’Edense, David Aguilar.
Questo gruppo di investitori è guidato da Nobile Capuani, entrato in società a gennaio, che avrebbe stretto legami con la ‘ndrangheta, mafia calabrese che starebbe entrando nell’orbita delle scommesse spagnole al fine di alimentare il mercato delle scommesse clandestine addirittura in Asia.
Le indagini fino ad ora effettuate, portano a ritenere che le partite truccate siano almeno 5. La prima gara combinata sarebbe quella del 18 febbraio, persa 4-0 contro il Villareal B, arrivando sino al più recente 12-0 incassato contro il Barcellona B.
Proprio dopo questa grande disfatta, Mikey Fernandez, con un trascorso nella cantera del Valencia, si era esibito in uno struggente pianto di sconforto, che aveva portato anche gli avversari a consolarlo sportivamente. Adesso proprio sul 20enne calciatore dell’Eldense aleggiano gravi accuse e la sua “commedia” assume un peso specifico ben diverso da ciò che in realtà faceva pensare.
L’emittente spagnolo “El Partidazo“, spiegando i dettagli delle combine, parla una stretta rete di collaborazione fra la mafia cinese e mafia italiana, con ingenti somme di denaro giocate che oscillavano tra 200mila ed i 500mila euro.
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