Serie A: Roma o Milan l’anti Juventus? Crollo Napoli, confusione Inter, vola l’Atalanta

La Juventus continua a dominare in Serie A, ma Roma e Milan tentano di restare al passo e non aumentare troppo la distanza. Male il Napoli, che non riesce a gestire al meglio il doppio impegno, mentre l’Inter è alle prese con una confusione dirigenziale che si rispecchia anche sulla scelta del nuovo allenatore. La grande sorpresa è l’Atalanta

Finalmente è arrivata la sosta, dopo un tour de force durato tre settimane. Tanti impegni, tante partite, ma il campionato di Serie A ha sempre e solo un padrone. La Juventus, infatti, continua a dominare nel calcio italiano con disarmante facilità. Eppure, se proprio vogliamo dirla tutta, non convince completamente dal punto di vista del gioco. 

In realtà, il calcio non è una scienza esatta, questo bisogna dirlo. Ha ragione Massimiliano Allegri: il calcio è arte, non si può ridurla alla semplice matematica. I numeri stanno a zero, il camaleontismo dei bianconeri è sempre vincente. Si può chiedere di più ad una squadra che vince da cinque anni lo Scudetto e che si appresta a vincere anche il sesto? 

Forse, ma se lo scopo è vincere, come dice spesso il tecnico del club piemontese, ci si deve basare anche su semplici sensazioni e lasciare spazio alla fantasia. Sono ben 4 i punti di distacco dalla seconda in classifica, che fa nascere la seguente domanda: esiste un’anti Juve? 

pjanic-juventusLa risposta, probabilmente, è semplice: l’anti Juve è la Juventus stessa. Almeno, l’invulnerabilità, l’esperienza e la fame di vincere dei bianconeri sembra troppo irraggiungibile. Certo, c’è sempre tempo per migliorare, soprattutto a centrocampo, dove solo ora Miralem Pjanic comincia ad essere un fattore decisivo, e in difesa, dove l’età del magico trio comincia a farsi sentire con la perdita di un po’ di equilibrio. 

La classifica, ovviamente, propone due possibili candidate a lottare fino alla fine per il titolo. 

La prima è la Roma, che piace, diverte e si diverte. La differenza con la Juventus è proprio nei due pareggi stravaganti di Cagliari ed Empoli. I giallorossi sembrano maturati dal punto di vista del carattere, visto che dimostrano di voler reagire dopo mezzi passi falsi e hanno finalmente quel bomber, che tanto mancava la scorsa stagione.

salah-roma-bolognaD’altronde, il club capitolino è sicuramente il più forte e il più bravo a giocare a campo aperto, visto che può contare su giocatori capaci di strappi improvvisi assolutamente incredibili. Il problema, semmai, sono l’emergenza in difesa, che a lungo andare potrebbe pagare, e, soprattutto, la ricerca di un sostituto di Mohamed Salah, che sarà impegnato per la Coppa d’Africa dopo Natale. 

La seconda è il Milan, a grande sorpresa di tutti. I rossoneri sono una sorta di rivelazione di questo campionato, soprattutto nell’ultimo mese, avendo collezionato addirittura cinque vittorie in sei partite. La sensazione è che il club meneghino ha scelto l’allenatore giusto al momento giusto. 

lapadula-palermo-milanLa capacità di Vincenzo Montella di dare un gioco e avere fiducia nei tanti giovani ha partorito una squadra vera, con la giusta personalità, che se la gioca contro tutti e tutto. Inoltre, la concorrenza tra Gianluca Lapadula, che si è finalmente sbloccato, e Carlos Bacca può fare bene alla squadra. L’obiettivo è tornare in Europa, ma sognare non costa nulla, se la coperta corta dovesse essere allungata durante la sessione di mercato invernale. 

I rossoneri, d’altronde, sono stati bravi a chiudersi e farsi scudo dalle voci che arrivano dall’esterno sulla trattativa per la cessione del club. Il mese di novembre sarà decisivo per il futuro societario e, soprattutto, anche per quello tecnico, visto che bisognerà confermarsi anche nel derby. 

perisic e de boerDall’altra parte del Naviglio si naviga in cattive acque. L’Inter è in confusione totale, non c’è un collegamento tra la nuova proprietà cinese, quella indonesiana e la dirigenza italiana. L’esonero di Frank De Boer è arrivato troppo tardi, ma è figlia dell’errore commesso in estate, quando venne scelto solo a metà agosto, non avendo il tempo di costruire la propria squadra. 

Anche la scelta del nuovo allenatore sembra una telenovela senza fine. Da una parte, la dirigenza italiana vuole puntare su un tecnico italiano, visto che non c’è più tempo per gli esperimenti. Dall’altra, invece, i cinesi vorrebbero un nome altisonante, o, comunque, affascinante. Nel mezzo rimane il presidente, le cui scelte sono state sconfessate da tutte le parti. 

Manca, quindi, un uomo che possa mettere ordine tra il campo, la dirigenza e la società. L’assenza di un uomo di fiducia si è fatta sentire anche nei casi scoppiati con alcuni giocatori nelle scorse settimane. Adesso dovrebbe arrivare Stefano Pioli, che avrà l’arduo compito di tentare di dare un senso a questa stagione. Tempo ce n’è, ma solo ripartendo con un filotto di vittorie fino alla prossima sosta natalizia. 

Inutile girarci attorno, perché questo Napoli non è quello dell’anno scorso. Al di là dei risultati, spesso anche figli di semplici episodi a sfavore, i partenopei hanno perso quell’equilibrio totale tra i reparti e l’assenza di una vera punta si sta facendo davvero sentire. La squadra continua a giocare bene, divertendo tutti, ma la percentuale di gol e precisione dei tiri nello specchio è davvero bassissima.

gabbiadini-napoliInoltre, la coperta lunga non sta dando sfogo alla gestione del doppio impegno, finora più un problema, che un vanto. Il falso nueve non funziona, ma neanche Manolo Gabbiadini, se è per questo. La linea centrale, assolutamente determinante la scorsa stagione, costituita da Pepe Reina, Kalidou Koulibaly e Jorginho, sta diventando un serio problema, per non parlare di quel Gonzalo Higuain, che manca davvero tantissimo alla squadra.

Be’, in realtà, se proprio vogliamo andare in fondo a questo rapporto, anche all’attaccante argentino, forse, potrebbe mancare il Napoli, visto che soffre, dal punto di vista del carattere, la grandissima concorrenza alla Juventus e la nuova media gol, sicuramente molto più bassa rispetto agli ultimi tre anni. 

Rimpianto Napoli oppure rimpianto Higuain? Ai posteri l’ardua sentenza, ma i partenopei devono darsi una scrollata se vogliono rimanere attaccanti al carro per la lotta per il podio. 

atalantaLa sorpresa di quest’ultimo mese è l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Eppure, il tecnico non aveva iniziato benissimo la sua avventura con i bergamaschi. Tutto è cambiato dopo un summit con la dirigenza: basta solo l’esperienza, spazio al talento dei tantissimi giovani in rosa. I nerazzurri sono davvero belli da vedere e possono inserirsi nella lotta per un posto in Europa League, qualora dovessero continuare a viaggiare su questa media punti. 

Continuano a fare bene Lazio e Torino, che si sono confermate nell’ultimo mese e alimentano il sogno europeo, insieme ad una Fiorentina in grandissima crescita, dopo un periodo di crisi. Diversamente, invece, proprio il vivere il sogno europeo è diventato controproducente per il Sassuolo, costretto ad un campionato in chiaroscuro e, soprattutto, al di sotto delle aspettative. 

Dopo la sosta delle nazionali si aprirà un mese e mezzo fondamentale per alcuni allenatori in bilico. Le panchine più traballanti sono sicuramente quelle di Roberto De Zerbi al Palermo e Massimo Oddo al Pescara. Da una parte, è atteso il cambio di mentalità per un maggiore equilibrio tattico. Dall’altra, invece, il bonus fiducia grazie alla promozione e ad un bel gioco sta per scadere. 

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