Serie B: ipotesi ripescaggio per il Trapani?

5 maggio 2013: in quel di Catanzaro, l’Avellino vinse 1-0 grazie ad una rete di Zigoni e riconquistò la Serie B.

Quattro anni dopo, quella partita è ancora sotto osservazione: a maggio, il presidente degli irpini, Walter Taccone, era stato interrogato in merito ad una presunta combine tra le due società, che avrebbero dovuto pareggiare. Adesso la palla è passata alla giustizia sportiva, e, qualora si scoprisse che la combine c’era stata davvero, le due società rischierebbero la retrocessione: i calabresi in D e i campani in C.

Ma se la partita non andò come previsto, chi non rispettò i patti? Probabilmente gli irpini, che vinsero, mentre i giallorossi non si impegnarono per cercare il gol e, anzi, ne sbagliarono alcuni volontariamente. Ci fu un ripensamento? Non è detto, ma la cosa certa è che la società campana avrebbe dovuto denunciare i fatti. Nel frattempo, il Catanzaro ha rottamato tutta la vecchia società, compreso il presidente Giuseppe Cosentino, affidandosi a proprietari nuovi. Taccone, dal canto suo, ha tranquillizzato la piazza sostenendo che non vi saranno conseguenze.

Ma le conseguenze rischiano di esservi, visto che l’Avellino non denunciò nulla e la combine potrebbe essere saltata non tanto per merito della società quanto per merito di un singolo. E allora si rischierebbe di vedere i biancoverdi finire in C per responsabilità diretta, essendo i presidenti i soggetti indagati, e a beneficiarne sarebbe l’ultima delle retrocesse di questa stagione, il Trapani.

Per gli irpini è un momento nero: usciti quasi indenni da un’altra inchiesta, quella relativa ad un altro caso di combine, ora rischiano di subire nuove e più gravi sanzioni.

Ludovico Maiorana

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Sono Ludovico Maiorana, ho 34 anni e sono di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono laureato in Scienze Storiche e scrivo per Stadiosport.it.
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