Serie A, “no” a riapertura stadi. Conte: “Presenza tifosi inopportuna”

La presenza di tifosi negli stadi, allo stato attuale, è inopportuna”. A dichiararlo il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, intervenuto a margine della festa del Fatto Quotidiano. Il Premier, che durante il lockdown ha lavorato a stretto contatto con il ministro dello sport Spadafora e le istituzioni calcistiche al fine di garantire la ripresa del campionato di Serie A, B e C ha confermato come la riapertura degli impianti, auspicata almeno per l’inizio della prossima stagione, sia al momento lontana in quanto fonte di potenziali assembramenti:

Allo stadio, così come per altre manifestazioni, l’assembramento è inevitabile, tanto in entrata quanto in uscita”, ha dichiarato Conte ai giornalisti Peter Gomez e Antonio Padellaro, che lo hanno interrogato anche su altri temi di stretta attualità, tra i quali il referendum Costituzionale del prossimo 20 e 21 settembre che deciderà sull’eventuale riduzione dei seggi in Parlamento.

Nei mesi scorsi diversi presidenti delle società di Serie A, tra cui il patron del Lecce Sticchi Dammiani, avevano avanzato varie proposte per consentire ai tifosi di tornare a gremire gli spalti. Si era pensato, ad esempio, a un accesso regolamentato per tutti gli abbonati che, a turno, di giornata in giornata, avrebbero potuto godere dello spettacolo offerto dai propri beniamini direttamente dalle gradinate.

A quanto pare l’opinione del Governo in merito è ben diversa. I nostri vertici istituzionali, così come il Comitato Tecnico Scientifico, ritengono giustamente vi siano altre priorità fra cui la riapertura delle scuole e di tutti i centri d’istruzione. Al calcio si predicano pazienza e prudenza. La Serie A, così come successo per la Ligue 1 in Francia, tornerà ad abbracciare i propri tifosi, ma lo farà solo quando vi saranno le condizioni necessarie.