
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, si è detto convinto che la votazione di domani porterà all’approvazione della vendita dei terreni intorno a San Siro ai due club milanesi. Un passaggio che permetterebbe a Milan e Inter di costruire un nuovo impianto e, successivamente, di abbattere l’attuale Stadio Giuseppe Meazza.
Una decisione cruciale per il futuro
Alla vigilia del big match contro il Napoli, disputato in un Meazza sold out, Scaroni ha parlato a DAZN Italia:
“Domani sarà, spero, la fine di un lungo percorso che ho iniziato molti anni fa. Credo che le autorità locali prenderanno una decisione saggia per i due club e per tutto il calcio italiano. È una tappa fondamentale e mi auguro che arrivi domani.”
La votazione, che si terrà in consiglio comunale, appare molto combattuta dopo i dibattiti delle ultime settimane.
I dubbi sulla trasparenza
Uno dei nodi principali sollevati riguarda la trasparenza della proprietà dei due club, entrambi controllati da fondi americani: RedBird per il Milan e Oaktree per l’Inter.
Scaroni ha risposto con chiarezza:
“Per quanto riguarda il Milan, è molto semplice. Siamo di proprietà di RedBird, che fa capo a Gerry Cardinale, una figura che conosciamo bene e che vediamo spesso. Non capisco chi sostiene manchi trasparenza. Inter parlerà per sé, ma la situazione non è dissimile dalla nostra.”
“Un danno per tutti”
Il presidente rossonero ha ribadito la portata storica della decisione:
“Siamo fiduciosi, perché se dovessero nascere problemi sarebbe una sconfitta per tutti: per i club, per la città di Milano, per l’Italia e per il calcio italiano. Non vedo nessuno pronto ad assumersi la responsabilità di causare un danno così grande a così tanti.”
Un voto che segna un’epoca
L’esito della votazione potrebbe rappresentare una svolta storica. Da un lato la prospettiva di un nuovo stadio moderno condiviso da Milan e Inter, dall’altro la fine di un’era con la demolizione di San Siro, tempio del calcio mondiale e simbolo della città.