SCUDERIA SAUBER F1 TEAM: PILOTI MARCUS ERICSSON, LUIZ FELIPE DE OLIVEIRA NASR
Ritornato nelle mani di Peter Sauber nel 2010, il team svizzero è ripiombato in una grave crisi economica e può puntare solo alla sopravvivenza.
Con il Mondiale 2016, la Sauber spegnerà le sue prime 24 candeline della torta che festeggia le partecipazioni al Campionato di F1. Una presenza assidua quella del team di Hinwil fondato da Peter Sauber e che mai come in questi ultimi due anni versa in condizioni economico-finanziarie piuttosto gravi tanto da far apparire come una conquista anche la semplice iscrizione.
SCUDERIA SAUBER IN SINTESI:
Sede | Hinwil |
Nazione | Svizzera |
Presidente | Peter Sauber |
Team principal | Monisha Kaltenborn |
Responsabile tecnico | Mark Smith |
Monoposto | C35 |
Motore | Ferrari 061-H |
Presenze | 311 |
Vittorie | 0 |
Titoli iridati | 0 |
Nuova Sauber C35 Formula 1 2016:
Il risultato di questo scenario desolante è la monoposto C35 con cui gli svizzeri correranno in questa stagione, ovvero la stessa vettura dello scorso anno modificata al retrotreno, reso più snello e stretto per ospitare il nuovo motore Ferrari, il vero e unico punto di forza della macchina, oltre ad alcuni valenti tecnici come Mark Smith.
Con queste credenziali, la scuderia cercherà quantomeno di mantenere la stessa posizione finale del 2015: l’ottavo posto. E questo sarà già un buon risultato, considerando le difficoltà da affrontare, a cui si mescolano i problemi di affidabilità palesati sulla nuova vettura, che paga lo scotto di un evidente ritardo nei collaudi.
È la mancanza di soldi il vero nodo della Sauber che l’ha costretta ad ingaggiare due piloti “paganti” per assicurarsi qualche risorsa in più come Marcus Ericsson e Felipe Nasr, i quali comunque oltre a portare in dote liquidità hanno anche dimostrato di avere delle qualità.
Storia Scuderia Sauber Formula 1:
Il team elvetico ha una storia di lunga tradizione che inizia molto prima della sua prima apparizione in F1 nel 1993. Peter Sauber costruì la sua prima automobile da corsa, infatti, nel 1970 facendola scorrazzare nelle cronoscalate del campionato svizzero. Ma il marchio Sauber è legato, soprattutto, agli ottimi traguardi ottenuti nel Mondiale Endurance Sport Prototipi assieme alla Mercedes con cui vinse i campionati 1989-90 e la 24 Ore di Le Mans dell’89. Proprio la collaborazione con il colosso tedesco favorì lo sbarco di Sauber in F1 nel ’93 con le vetture nere spinte dal propulsore Ilmor-Mercedes di Mario Illien.
Con un’ottima settima posizione finale nella stagione del debutto, si pensava ad un futuro prodigo di risultati ma non fu proprio così, anche se la Sauber negli anni successivi si consolidò nelle posizioni medio-alte del Mondiale ottenendo un quarto e un quinto posto come migliori piazzamenti nel 2001 e 2002 con i motori Ferrari (ribattezzati Petronas). Subito dopo, però, iniziò la prima consistente crisi economica del team che fu costretto a vendere casa e bottega alla Bmw nel 2009 mutando il nome in Bmw-Sauber F1 e la colorazione nelle classiche tinte della casa bavarese.
Gli anni d’oro del matrimonio furono il 2007 e il 2008, che fruttarono un prestigioso secondo e terzo posto tra i Costruttori con la bella vittoria di Robert Kubica al Gp del Canada. Poi, a fine 2009, la Bmw si mise da parte cedendo il team nuovamente a Peter Sauber, che ritornò a competere agli stessi livelli del periodo pre Bmw con qualche exploit (due secondi posti di Perez nel 2012) fino al secondo e odierno baratro economico.
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