Il campionato dei giallorossi riprende con una vittoria. Gabbiadini sblocca, Veretout pareggia ma il VAR annulla. Ci pensa poi Dzeko ad aprire e chiudere la rimonta. Il capitano, Miki e Perez i migliori del primo tempo. Pellegrini e Cristante decisivi
Il campionato della Roma riprende nella stessa maniera in cui si era fermato: con una vittoria. All’Olimpico i giallorossi rimontano (2-1) la Sampdoria di Ranieri, alla seconda sconfitta consecutiva (con lo stesso risultato) dopo quella di San Siro con l’Inter.
Nelle prime battute, la squadra di Fonseca (che schiera Pastore dall’inizio a causa dell’affaticamento di Pellegrini) soffre il pressing blucerchiato. Nonostante ciò, però, le occasioni la Roma le ha subito. Prima con Dzeko, poi con Perez. Audero e la solita imprecisione rimandano l’appuntamento col goal. In difesa tante, troppe occasioni concesse.
Nella ripresa la musica è completamente diversa. Le entrate di Pellegrini e Cristante, su tutte, scuotono la manovra e la fantasia della squadra. Dzeko fa il resto.
I primi 90′ dopo la sosta sono comunque positivi. Certo, il primo tempo ha messo lo spauracchio su tifosi giallorossi.
Pagelle di Roma Sampdoria
Mirante 6 – Cade con tutte le scarpe (e i guanti) sulla finta di Gabbiadini in occasione del momento vantaggio. Attento sulle occasioni successive.
Bruno Peres 5,5 – Si accentra più del previsto. E forse del dovuto. Non può comunque essere la prima scelta sulla destra. (Dal 60′ Zappacosta 6 – Meglio del brasiliano. Non un compito impossibile, ma non era scontato. Se integro la prima scelta deve essere lui)
Ibanez 6 – Esordio senza sbavature. Irruento ad inizio e verso fine gara. La simbiosi con Smalling aumenta nel corso della partita. Buona la diagonale con la quale chiude una ripartenza nella ripresa.
Smalling 6,5 – Giganteggia (fisicamente e non) sulll’attacco doriano.
Kolarov 6 – Il sinistro è in diverse occasioni mal calibrato, poi la ruggine viene mandata via. Colpisce un palo su punizione.
Diawara 4 – Suo l’errore sul goal della Samp, rischia di regalare il raddoppio. Impreciso e prevedibile quando la manovra richiede un disegno più complesso. Non il migliore dei ritorni. (Dal 60′ Cristante 7,5 – Accompagna la manovra. Pittore di verticalizzazioni, come quella (alla De Rossi) che Dzeko sfrutta per il raddoppio.)
Veretout 6,5 – Il VAR (ed il gomito di Perez) gli levano il tiro da fuori che valeva il pareggio. Disputa comunque una gara sufficiente, prestando attenzione più a difendere che ad attaccare. Come è più nelle sue corde.
Carles Perez 6 – Tra le (tre) note più positive del primo tempo. Scalda le mani ad Audero. Ingaggia poi un mini-duello con Tonelli fatto di pallonate. Per un suo (involontario) tocco di gomito viene annullato il gol del pareggio di Veretout. Nella ripresa sparisce. (Dal 71′ Under s.v.)
Pastore 5,5 – Si accende ad inizio gara esibendosi in una serpentina degna di Alberto Tomba. Peccato poi che colpisca il viso di Audero. Per il resto del tempo si assenta dalla partita e quando viene richiamato dentro è imbambolato e lento. Ripreso da Fonseca da inizio secondo tempo, lascia spazio a Pellegrini. (Dal 60′ Pellegrini 7 – Assist magnifico da fermo per il pareggio di Dzeko. C’è una Roma con lui ed una senza.)
Mkhitaryan 6,5– Nel primo tempo è, insieme a Perez e Dzeko, l’unico a portare luce in una Roma opaca. Ogni qualvolta i giallorossi recuperano palla o iniziano una sortita offensiva, si passa dai piedi dell’armeno. Piedi con cui prova ad innescare i compagni, non disdegnando la conclusione. Ad inizio ripresa il tiro al volo su assist di Kolarov finisce fuori. Miki serve e come. (Dall’84’ Kalinic sv.)
Dzeko 7,5 – Ha la possibilità di sbloccarla subito, ma le conclusioni sono molle. Prova poi a servire i compagni, fino a quando al 64′ non fulmina Audero con una conclusione fulminea e spettacolare. Negli ultimi cinque minuti raddoppia, ancora una volta con una rete da fuoriclasse. Leader. Capitano. Fenomeno.
Fonseca 6,5 – Schiera Pastore a favore di Pellegrini, affaticato negli ultimi allenamenti. Nel primo tempo la squadra accusa il pressing della Samp. Quando poi ha il controllo del gioco mancano idee funzionali. Nella ripresa gli inserimenti di Pellegrini e Cristante sono decisivi. Giocare due tempi non sarebbe una brutta idea
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