L’ex direttore sportivo giallorosso vorrebbe concludere la querelle in maniera pacifica, ma potrebbe essere troppo tardi. L’associazione dei consumatori passa alle vie legali
A volte ritornano. O forse no. Di sicuro qualcuno vorrebbe. Chi? Gianluca Petrachi, ad esempio. La querelle giuridica tra la Roma e l’ex direttore sportivo va avanti. La seconda udienza del processo è stata fissata al 26 novembre, ma potrebbe non servire.
LA SITUAZIONE – Lo scorso 4 novembre è andata in scena la prima udienza di conciliazione. Petrachi, in prima istanza, ha chiesto un risarcimento 5 milioni, cifra che equivale allo stipendio lordo che avrebbe dovuto percepire fino al 30 giugno 2022. Gli avvocati del club giallorosso avevano risposto proponendo 1,2 milioni, vale a dire sei mesi di ingaggio lordi.
Il raggiungimento di un punto d’incontro, dunque, risulta essere lontano. Una delle due parti deve quindi fare un passo indietro. A farlo potrebbe essere Petrachi, che ha rilanciato con una nuova proposta: il reintegro. Una proposta che potrebbe giovare anche alla stessa Roma. Friedkin – dopo aver nominato Stefano Scalera, che si insedierà nel 2021 -,deve ancora risolvere il rebus della poltrona da direttore sportivo. Una soluzione interna potrebbe giovare, soprattutto per le casse societarie.
L’altra soluzione, invece, porta in Francia, a Lille. Nella testa di Dan e Ryan, il primo nome è quello di Luis Campos. Il dirigente portoghese – da tempo in rotta con Les Dogues – prima di calarsi nella nuova avventura deve però risolvere il contratto col club francese, scrive Il Messaggero.
A proposito di ritorni. Nell’ultima sessione di mercato, Stephan El Shaarawy è stato vicinissimo al rientro nella Capitale. L’accordo, però, è sfumato all’ultimo momento. La volontà dell’esterno di tornare in Italia è però rimasta intatta. Ecco allora che i contatti tra la Roma e lo Shangai Shenhua sono ripartiti, con i due club che sono prossimi alla fumata bianca.
Nonostante la causa con Petrachi potrebbe concludersi al di fuori del tribunale, la Roma potrebbe trovare di nuovo le aule giudiziarie. L’Antritrust ha infatti denunciato otto club di Serie A, tra cui figurano anche i giallorossi, per vessatorietà di alcune clausole riguardo ai biglietti e all’abbonamento annuale. A dare manforte all’Antitrust ci ha pensato il Codacons, il quale ha aperto all’eventualità di azioni legali contro la Roma ma anche contro la Lazio. Lo riporta l’Ansa.
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