Il portoghese in vista della gara contro i ducali: “Le sconfitte non devono influenzarci. Zaniolo non è pronto per giocare dall’inizio”
Un cambio di mentalità. Un cambio di risultati. Questi gli obiettivi che la Roma dovrà raggiungere nella sfida di domani sera (ore 21:45) contro il Parma. I giallorossi arrivano da tre sconfitte consecutive (Milan, Udinese e Napoli). Una battuta d’arresto che ha causato la perdita del quinto posto, ora in mano ai partenopei.
Per provare a riacciuffarlo, la Roma ha solo un modo: vincere. Ottenere tre punti potrebbero riaprire speranze che sembrano definitivamente sopitesi. Si dovrà superare il Parma, squadra coriacea. Ne ha dato prova in campionato. Ma non solo. Anche in Coppa Italia i ducali hanno dato filo da torcere. Lo sa bene proprio la Roma, che al Tardini soffrì riuscendo comunque a vincere (0-1). Anche domani, dunque, ci si aspetta una squadra compatta, pronta a ricorrere al tanto caro e vecchio contropiede, come sottolineato da Paulo Fonseca nella consueta conferenza stampa: “E’ una squadra aggressiva, una delle migliori in contropiede e sarà pericolosa sfruttando questo fondamentale“.
Nel cruciale match di domani, Fonseca dovrà fare a meno di Chris Smalling. Il difensore inglese si è infatti infortunato nella gara del San Paolo. Molto probabilmente, dunque, Fonseca disegnerà nuovamente una difesa a 3. La retroguardia potrebbe avere tra le novità anche l’inserimento di Bryan Cristante: “Può essere una possibilità con quel sistema difensivo visto che non abbiamo Smalling. Ha giocato in quella posizione in questa stagione“. Non ci sarà poi neanche Zaniolo, almeno dall’inizio. Il centrocampista classe ’99, rientrato dopo sei mesi proprio domenica, non è infatti ancora pronto per partire dal primo minuto” Per me non è pronto. Non possiamo dimenticare quanto tempo è stato infortunato. Dobbiamo stare attenti nel gestirlo”, spiega Fonseca.
Il lusitano, infine, affronta a viso aperto le numerose critiche: ” Abbiamo cambiato tanto e abbiamo fatto tante cose buone, la mia preoccupazione è proprio tornare a fare vedere cose positive. Non dimentichiamoci che siamo all’inizio di un progetto. Conosco molti allenatori che ora vincono campionati molto importanti in Europa e che all’inizio non hanno vinto niente“.
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