Francesco Totti torna a parlare dopo il commovente addio dello scorso maggio, e dopo i primi mesi da dirigente della Roma, al Corriere della Sera.

Francesco Totti (ansa)

I primi mesi, e le prime difficoltà nel trovarsi solo in giacca e cravatta, e quasi mai in campo, a guidare la sua Roma. Il suo rapporto con Di Francesco, con De Rossi, con lo spogliatoio, e qualche piccolo sassolino da togliersi dalla scarpa. Totti è tornato a parlare, a cuore aperto, e come sempre le sue parole sono accompagnate da tanti commenti.

Al termine del grande pomeriggio del 28 maggio, dopo la sua ultima partita da calciatore, disse: “Adesso dovete aiutarmi voi“, sembrava quasi un grido di dolore, una richiesta di aiuto sincera, per un uomo che doveva lasciare il campo quasi obbligatoriamente, e che non sapeva cosa il futuro gli stesse presentando. Dopo 6 mesi, Totti racconta dei primi periodi, passati con la famiglia, ma anche a parlare solo davanti allo specchio. Poi i primi momenti da dirigente, sempre vicino alla squadra, a Monchi, il direttore sportivo, e Baldissoni.

Un ruolo che non sembrava calzargli, ma che sembra che finalmente stia entrando nella testa dell’ex capitano della Roma… che non poteva parlare dell’attuale Capitano della Roma, De Rossi, e della sua ultima intemperanza: “Cose istintive, che purtroppo in campo succedono“.

Qualche sassolino dalla scarpa Totti però se lo toglie, in particolare parlando di Luciano Spalletti, l’ultimo che lo ha allenato. Totti ha confessato di aver voluto giocare di più nell’ultimo anno, che qualcosa con Spalletti si era rotto nel 2009, che è addirittura stato vicino all’addio (Emirati Arabi o Stati Uniti) ma alla fine ha deciso di restare per la Roma.

Infine un pensiero da allenatore, e qualche desiderio… sul Mondiale senza Italia Totti è chiaro: «Con me Insigne giocava dal primo minuto, è uno dei pochi che poteva risolvere la partita». E per il futuro? Totti vota Tommasi come presidente della FIGC, Montella come nuovo CT, e nel malaugurato caso in cui la Roma non potesse lottare per il primo posto, Totti conferma di tifare Napoli, meglio il Sud, che il solito Nord.