La tensione, si sa, può giocare brutti scherzi anche ai campioni più esperti e navigati.
E’ quello che è successo lunedì sera a Edin Dzeko: nella partita vinta dalla Roma contro il Pescara, il bosniaco è stato richiamato in panchina da Spalletti (che poi ha spiegato il motivo del cambio, motivandolo con il fatto che oltre a Dzeko non ha altri centravanti disponibili in rosa e quindi voleva tutelare il suo attaccante in vista del delicato impegno con la Lazio) quando ancora non aveva trovato il gol e, infuriato per il cambio, ha mandato a quel paese il suo allenatore senza troppi complimenti.
Inaccettabile per la società il comportamento di Dzeko: comprensibile la grinta e la voglia dell’attaccante di trovare il gol numero 36 della sua stagione, anche in considerazione del fatto che Dzeko si sta giocando il titolo di capocannoniere, ma non è stata ritenuta tollerabile la mancanza di rispetto verso l’allenatore e i compagni.
Dzeko incorrerà pertanto in una doppia sanzione pecuniaria: applicato il regolamento interno, che prevede una multa per chi non si siede in panchina dopo la sostituzione e una per chi manca platealmente di rispetto verso l’allenatore o un altro compagno. Il bosniaco sarà comunque titolare nel derby.
Caso rientrato dunque con Dzeko che potrà continuare a inseguire il gol numero 36 fin dalla prossima partita.
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