Un derby che ha mantenuto le premesse.
Buona dose di spettacolo in campo per questo derby e dal grande seguito. Infatti hanno superato quota 55mila gli spettatori presenti, da tempo non si vedeva così tanta gente riempire l’Olimpico. Per fare un esempio, il match dei giallorossi in casa contro il Napoli è stato visto da circa 37 mila persone.
Le ragioni per così tanto seguito in questo derby erano evidenti. La classifica parla per queste due squadre, di un ritmo da zona scudetto. Nessuna delle due è intenzionata a mollare questa posizione di privilegio.
La Roma è schierata da Di Francesco con il solito 4-3-3, ormai collaudato. Florenzi va a fare il terzino destro, Kolarov sull’altra fascia, saranno i due stantuffi giallorossi. Compito che hanno già dimostrato di saper svolgere alla grande. Dzeko sarà la boa al centro dell’area, incaricata di ricevere e mettere a segno più palloni possibili.
Nella mediana De Rossi comanderà la difesa alle sue spalle. Nainngolan avrà licenza di scendere nella trequarti avversaria e far male con i suoi tiri dalla distanza.
Perotti è il fantasista del gruppo, colui che può inventare una giocata e sbloccare il risultato.
La Lazio è schierata, invece, in maniera più accorta da Inzaghi. Con una linea di difesa a tre, il solito De Vrij al centro a dirigerla.
Un centrocampo molto folto, con il direttore Lucas Leiva, coadiuvato da Parolo e Milinkovic Savic. Lulic da una parte e Marusic dall’altra avranno il compito di spingere sulla fasce e di accentrarsi per inserimenti in area di rigore.
Luis Alberto agirà più indietro rispetto a Ciro Immobile, cercherà di fungere da rifinitore per il bomber azzurro.
Appena iniziato l’incontro, già subito si capiscono molti aspetti che lo andranno a caratterizzare. La formazione biancoceleste concederà il possesso di palla agli avversari e cercherà di ripartire con veloci verticalizzazioni sulla punta.
Passano due giri di lancetta e si manifestano i due schieramenti come preventivato. Su un passaggio di Milinkovic-Savic, Immobile si fa trovare pronto a ricevere il pallone e dirigersi verso la porta.
La sua azione sarebbe perfetta così come la sua conclusione. Peccato che l’arbitro ha giustamente fischiato, con un certo ritardo, il fuorigioco dell’attaccante campano.
Un primo tempo che prosegue con il possesso di palla giallorosso, con azioni che partono da destra con Florenzi, e da sinistra con Kolarov. In tutte quelle occasioni Dzeko non riesce a trovare la porta di poco.
In una gira di testa su cross di Kolarov dalla sinistra. Nell’altra su traversone proveniente dalla destra da calcio d’angolo, tira con il destro in girata. Strakosha è attento a bloccare in due tempi.
Primo tempo in cui si è vista una Roma propositiva e una Lazio più attenta a non prenderle.
Ripresa che riprende con lo stesso canovaccio della prima fazione. Giallorossi di nuovo propositivi, si buttano nella metà campo avversaria alla ricerca del vantaggio.
Questo arriva dopo pochi minuti, con un fallo (ad essere sinceri un po’ dubbioso) commesso su Kolarov al limite dell’area. L’arbitro concede il tiro dagli undici metri e Perotti, con freddezza, piazza la palla nell’angolo alla sinistra del portiere.
Nemmeno il tempo di riprendersi per i biancocelesti e arriva il raddoppio. Questa volta, su azione di contropiede la palla giunge a Nainggolan che, con freddezza, calcia rasoterra nell’angolino alla destra di Strakosha.
Uno-due micidiale per la Lazio, che fatica a riprendersi e a costruire azioni pericolose. Il gol, che le permette di accorciare le distanze, arriva per concessione di Manolas. Il difensore greco controlla male un pallone innnocuo che stava attraversando l’area di rigore senza incontrare avversari. Colpisce con il braccio e l’arbitro decreta, con l’aiuto del VAR, il calcio di rigore. Traiettoria non troppo angolata quella di Immobile, ma efficace.
Poi per tutta la ripresa la Lazio fatica ad affacciarsi all’area romanista, tranne che nel finale, con i destri di Parolo e Bastos.
Comunque molto tardiva e per nulla efficace la reazione della Lazio. Vittoria del derby meritata dei giallorossi che, con una partita in meno, sono in piena lotta scudetto.
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