Roma – Inter 2-2, voti e pagelle: Fonseca imbriglia Conte. Bene Dzeko, ancora male Lautaro.

L’Inter viene stoppata sul 2-2 dalla Roma all’Olimpico e manca il possibile -3 alla Juventus. Partita equlibrata tra due squadre mediocri. Mal giocata dagli uomini di Conte, più intelligente da parte di Fonseca, a cui è bastato poco per imbrigliare i nerazzurri. Vantaggio di de Vrij al 15°, i giallorossi ribaltano con Spinazzola allo scadere del primo tempo e vanno avanti con Mkhitaryan al 57°. Un rigore di Lukaku al 88° evita il KO all’Inter, ma è un pari inutile che regala la quasi matematica Champions, ma spegne ufficialmente i sogni Scudetto.

Poteva essere la partita che avrebbe dovuto mettere pepe sul finale di questo strano campionato di Serie A, ma puntualmente l’Inter quando c’è da migliorare o dimostrare qualcosa in più del minimo, cade sempre vittima dei suoi difetti atavici. Non che non fosse prevedibile e annunciato da chi ha visto l’Inter 2019/2020, ma a vedere la partita i primi a non crederci sembravano proprio gli stessi nerazzurri, accontentati di 1 punto che regala la quasi Champions (non certa solo per stranissimi incroci con le Coppe), ma che mancano di mettere pressione alla Juventus, fallendo nuovamente in una crescita che non arriva mani. A una Roma altrettanto mediocre e ufficialmente fuori dalle Top 4, è bastato davvero poco per rendere sterili gli avversari.

La Roma ha proseguito col suo cambio di modulo, un 3-4-2-1 con una difesa molto adattata (Kolarov, Ibanez, Mancini), Spinazzola e Bruno Peres tornanti, Veretout e Diawara in mediana e Pellegrini e Mkhitaryan a supporto di Dzeko. Conte non ha abbandonato il suo 3-5-2, ma ha optato per un Brozovic più alto in fase di non possesso, con l’obiettivo di mettere pressione alla difesa giallorossa, strategia che però non ha pagato. Sì perché Fonseca l’ha capito prima e meglio, e di fatto con un semplice pressing offensivo, la Roma ha annullato l’Inter fin dalla costruzione bassa, evidenziando i limiti di qualità e tattici dei nerazzurri. Con Pellegrini e Mkhitartan su Gagliardini e Barella, e Brozovic risucchiato tra i due mediani della Roma. In fase di possesso la Roma poi, ha optato su duelli individuali spesso vinti sugli esterni, con Candreva e Young, molto in difficoltà su Spinazzola e Bruno Peres.

Un Fonseca speculare a Conte che ha trovato terreno fertile sia al centro che sulle fasce in un match impostato sul contropiede. Ed è bastato così, un tecnico più flessibile contro un integralista. L’Inter di contro è rimasta nel suo vortice di scarsa qualità tecnica, basso ritmo, incapacità mentale (il crollo delle intenzioni nerazzurre nella ripresa è inquietantemente palese dopo il gol dello svantaggio, ma anche la bassa concentrazione sul pari) e il solito dogmatismo di modulo e schematismo di gioco di Conte, che sbaglia tutto quello che può sbagliare, obbligando i suoi a seguire idee che male si adattano a troppe situazioni. Il colpo di testa di de Vrij e il rigore di Lukaku, evitano il KO ma riapre il mai chiuso processo all’Inter, che ne dica proprio l’allenatore nerazzurro e la sua ipocrita difesa d’ufficio.

TOP INTER

BARELLA 6: ennesima prestazione insufficiente per tanti nerazzurri. La palma del meno peggio questa vlta va a Barella, che almeno ci prova e pare il più lucido del reparto di centrocampo dell’Inter. Di fronte all’inadeguatezza di Gagliardini e un Brozovic impreciso, l’ex Cagliari prova a gestire il pallone ed essere propositivo in avanti.

FLOP INTER

HANDANOVIC 5: Sempre più citofono o palo della luce. Ormai il portiere sloveno non si tuffa manco più e ogni tiro potrebbe essere un gol subito. Non si butta sul tiro debole di Spinazzola e dorme sul 2-1. Per fortuna la Rma produce relativamente poco.

YOUNG 4.5: spinge poco sulla sinistra ma soprattutto in difesa è ridicolizzato da Bruno Peres, che lo salta con grande facilità. La mossa di Fonseca di mettere due esterni mediamente veloci contro le cariatidi nerazzurre ha avuto i suoi frutti.

CONTE 4: senza stare a ripetere le note mancanze di un tecnico vittima di sè stesso e che sta distruggendo una squadra con le sue idee, nello specifico contro la Roma sbaglia l’11 iniziale (fuori Eriksen e Lukaku per degli imbarazzanti Gagliardini e Lautaro) e aspetta solo il 70° per capire l’errore.

TOP ROMA

DZEKO 7: non segna ma di fatto propizia tutti e due i gol giallorossi con due assist. Prima allarga bene su Spinazzola per l’1-1, poi tocca anche con un po’ di fortuna per Mkhitaryan per il 2-1- Lotta spesso con de Vrij, ma riesce a tenere sempre bene tutto il reparto offensivo della Roma, anche se di suo non ha mai una vera chance.

BRUNO PERES 7: tornato sulla destra un po’ a sorpresa, il brasiliano ex Toro ridicolizza il collega Young sulla fascia. Mai preso in velocità, non è nemmeno troppo impegnato in fase di copertura. Peccato per la Roma che questa superiorità atletica imbrigli sì l’Inter, ma non porti mai a vere occasioni giallorosse.

Riccardo Tanco

Informazioni sull'autore
Classe 1993, abito nella provincia di Milano. Tifoso dell'Inter. Giocatore preferito: Adriano
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