Tornano tra i convocati Pastore e Mkhi. Probabile anche il rientro di Kolarov. Polemica sull’arbitraggio in Italia
Testa bassa e pedalare sudando e sacrificandosi. Ecco cosa dovrà fare ( e già avrebbe dovuto) la Roma a partire da domani.
Digerita, si spera, la sconfitta (4-2) con il Sassuolo, la Roma è chiamata ancora una volta a dare prova della sua forza mentale oltre che tecnica in questo inizio di 2020.
Con il nuovo anno, su sei gare disputate, sono arrivate ben quattro sconfitte: contro il Torino, con la Juventus, in campionato ed in Coppa Italia, e, appunto, quella con il Sassuolo. Dati, e prestazioni, che una squadra che punti ad un piazzamento Champions non può assolutamente permettersi.
Il prossimo banco di prova è rappresentato ancora una volta da una squadra emiliana: il Bologna.
I rossoblù sono una delle liete sorprese di questo campionato e per questo squadra da prendere con le pinse.
La squadra di Fonseca, colpito anche lui come giusto che sia dopo la figuraccia di sabato sera, ha un solo risultato: vincere. Vincere per risollevarsi, ma sopratutto per la Champions. Con un’Atalanta si in forma ma anche generosa e discontinua, non bisogna lasciarsi sfuggire punti preziosi per strada.
Se ormai le prove sono all’ordine del giorno in casa giallorossa, gli infortuni e le assenze non sono da meno. Nella gara di domani sera dell’Olimpico ( inizio ore 20:45), la Roma mancherà infatti dello squalificato Pellegrini. Sulla trequarti dovrebbe quindi agire Perotti.
Queste le parole più importanti della conferenza di Fonseca.
Ineluttabile una breve analisi sulla disfatta di Sassuolo. Fonseca ha detto di aver capito gli errori facendo inoltre mea culpa sugli errori tattici e sottolineando quelli tecnici dei giocatori. Per l’allenatore il problema principale è stata però la perdita di equilibrio dopo i primi due goal e l’approccio sbagliato della gara. Ha poi confermato che c’è anche un problema di mentalità, sul quale ha rassicurato di lavorare.
Su quanto successo nell’intervallo, l’allenatore giallorosso ha ribadito con fermezza che è lui il solo a parlare con i giocatori. Tuttavia, non ha voluto entrare nello specifico chiudendo poi la questione confermando che la società e lui remano nella stessa direzione.
Rispondendo a quanto dettogli da Dzeko ( di non parlare con e dell’arbitro) a fine partita, Fonseca ha ammesso che il risultato non è dipeso assolutamente dalle scelte arbitrali di Pairetto. Ha comunque confermato di avere qualche dubbio sul perché la Roma abbia così tante ammonizioni, e sostenendo che in Italia non vi sia un’uniformità nei giudizi.
Terminate le domande sul Sassuolo, si è poi passato a parlare della gara con il Bologna.
In merito alla possibile formazione di domani, Fonseca non ha escluso una partenza dall’inizio di Kolarov. Confermati invece i rientri tra i convocati di Pastore e Mkhitaryan. L’armeno è però in condizioni migliori dell’argentino. Possibile dunque anche un ritorno in campo.
Altra novità che si potrebbe vedere domani è quella di Dzeko trequartista con Kalinic centravanti. Difficile, ma non impossibile.
Poche le chance invece di vedere dal primo minuto Villar e Perez. Fonseca ha ribadito che hanno bisogno entrambi di un periodo di adattamento.
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