ROMA SUL VELLUTO NELLA SECONDA GARA EUROPEA, TOTTI LEADER ASSOLUTO ANCHE A 40 ANNI. BUONE PRESTAZIONI DI JUAN JESUS E PAREDES, ANCORA RIMANDATO ITURBE

fonte foto: Ansa

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Nessun problema nella seconda gara del Gruppo E per la Roma di Luciano Spalletti che rifila un 4-0 ai modesti romeni dell’Astra Giurgiu e recupera un minimo di sicurezza in vista della delicata sfida di domenica sera contro l’Inter. Il ko di Torino aveva evidenziato tutte le schizofrenie di una squadra che ci ha ormai abituato alle solite montagne russe che i tifosi non riescono più a tollerare vista la qualità, sulla carta, della rosa costruita da Spalletti e dal ds (dimissionario) Walter Sabatini. 

Era importante pertanto dare risposte concrete in Europa e tali risposte sono comunque arrivate puntuali sebbene l’avversario non fosse, per usare un eufemismo, di primissimo livello. One man show ovviamente Francesco Totti che, varcata la soglia dei quaranta, gioca e si diverte in mezzo al campo come se di anni ne avesse quindici in meno: assist deliziosi, punizioni magistrali, tocchi di prima che incantano i (pochi) sostenitori giallorossi presenti allo stadio Olimpico e non solo. Di lui al momento questa Roma così fragile e psicologicamente instabile non può davvero fare a meno. 

Positive poi le prestazioni di Paredes, metronomo impeccabile a centrocampo le cui geometrie al momento urgono forse di più di quella sostanza che De Rossi non riesce più a garantire con continuità come un tempo, e di Juan Jesus che dopo un inizio come al solito impaurito (non sale assieme alla linea difensiva e permette a Nicoara di sfiorare il gol dopo pochi minuti) assume sicurezza nei propri mezzi e si trasforma in un muro impenetrabile. Un accenno va sicuramente fatto poi alla prova di Alisson il quale ha avuto una serata relativamente tranquilla certo, ma si è fatto trovare pronto sia all’inizio con un reattivo e reiterato intervento su Nicoara sia su un tentativo dalla distanza nel secondo tempo. Le basi per diventare un portiere di livello importante si intravedono e come. 

Unica nota stonata la prestazione, volenterosa senza ombra di dubbio, ma costellata da giocate assolutamente inspiegabili di Juan Manuel Iturbe: l’ex Verona, per dirne una forse esemplificativa della sua attuale condizione, decide di non calciare davanti alla porta totalmente sgombra di ostacoli, con una sterzata sul piede debole, il destro, che denota la totale confusione in cui versa il numero sette giallorosso in questo periodo. Tra i romeni impalpabile la prova del bomber Alibec, fresco di passaggio alla Steaua Bucarest che si concretizzerà a gennaio, mentre si salvano gli altri due compagni di reparto, Nicoara e il veterano Filipe Teixeria. 

ROMA (4-2-3-1): Alisson 6,5; Peres 6, Manolas 6, Fazio 6,5, Jesus 6,5; Paredes 7, Strootman 6,5; Iturbe 5,5, Totti 7,5, Perotti 6; Salah 6.
A disp.: Szczesny, Seck, Nainggolan 6, Gerson 6, Florenzi 6, Dzeko, El Shaarawy.
All. Luciano Spalletti 6,5

ASTRA GIURGIU (4-3-3): Lung 5,5; Lazic 5, Fabricio 4, Geraldo Alves 5,5, Junior Morais 6; Mansaly 5,5, Seto 5,5, Sapunaru 5,5; Filipe Teixeira 6, Alibec 5,5, Nicoara 6.
A disp.: Gavrilas, Oros, Stan, Niculae, Lovin, Budescu, Florea,
All. Marius Șumudică 5,5

I MIGLIORI: 

Totti 7,5: Basta davvero qualche minuto per capire che sarebbe stata ancora una volta la serata del numero dieci: il piede è quello di sempre, la condizione fisica è ammirevole come dimostrano i novanta minuti retti alla grandissima. La botta su calcio di punizione da cui nasce il 2-0 di Fazio e il colpo di tacco a liberare Salah (azione poi non finalizzata dall’egiziano che si rifarà nel secondo tempo) sono soltanto due delle chicche regalate ieri sera dal capitano della Roma. Eterno. 

Paredes 7: Forse a questa squadra manca un regista alla Pizarro per intenderci. E chissà se col passare delle settimane Spalletti si stia convincendo definitivamente delle indiscutibili qualità dell’ex Boca, l’unico in rosa che ha le caratteristiche per dettare le geometrie in mezzo al campo. Ieri non ha sbagliato praticamente mai un passaggio. Metronomo. 

I PEGGIORI: 

Iturbe 5,5: Alcune giocate sono davvero inquietanti e denotano una condizione, anche psichica, non delle migliori. Il ragazzo va sostenuto e il pubblico ci prova intonando qualche coro di incoraggiamento, lui ricambia con una prova di sacrificio e impegno ma nulla più. Incomprensibile. 

Fabrizio 4: Il difensore centrale dell’Astra rende ancor più amara la debacle dei suoi con un’autorete ai limiti della comicità. per il resto si dimostra incapace di reggere una difesa che in questo inizio di stagione prende gol a raffica, se escludiamo le ultime due gare di campionato. Inadeguato.