
Secondo quanto riportato da L’Équipe e Calciomercato.com, in Francia il Paris Saint-Germain sarebbe rimasto furioso con la Juventus e, in particolare, con il direttore generale Damien Comolli dopo il clamoroso fallimento delle trattative per Randal Kolo Muani.
I bianconeri hanno trascorso gran parte del calciomercato estivo 2025 tentando di riportare l’attaccante francese all’Allianz Stadium dopo il positivo prestito nella prima metà della scorsa stagione. La Juve ha avanzato più proposte: inizialmente un prestito con diritto o obbligo di riscatto, poi un semplice prestito secco, ma senza opzioni di acquisto.
Il PSG, però, non ha mai fatto passi indietro: il club parigino chiedeva un’obbligazione di riscatto fissata a circa 60 milioni di euro, cifra giustificata dal fatto che due estati fa aveva investito quasi 90 milioni per acquistare Kolo Muani dall’Eintracht Francoforte.
La Juventus, dal canto suo, ha tentato di modificare i termini, proponendo un obbligo di riscatto ridotto a 30 milioni, più 10 milioni di bonus legati alla qualificazione in Champions League. Una mossa che avrebbe irritato profondamente i dirigenti del PSG, creando una frattura nei rapporti tra i due club.
Alla fine, i bianconeri hanno virato su altri obiettivi, chiudendo il mercato con l’arrivo di Loïs Openda dall’RB Lipsia e di Edon Zhegrova dal Lille. Intanto, Kolo Muani è approdato al Tottenham proprio nell’ultimo giorno di mercato, lasciando Parigi con un addio che ha lasciato strascichi pesanti.
Secondo L’Équipe, dopo questo episodio, Damien Comolli avrebbe ormai “nemici a Parigi” e i rapporti tra Juventus e PSG rischiano di restare compromessi.