Continua il casting per la panchina della Roma, visto il sempre più probabile addio di Spalletti. Oltre ai nomi seguiti da Monchi, ci sarebbe anche l’ipotesi Sarri del Napoli, per il quale stravede Baldini
Dal possibile rinnovo al sempre più probabile addio. Il passo ormai è fatto. O, quasi. Tutto sarà rimandato al termine del campionato, unico ed ultimo obiettivo ancora rimasto e perseguibile per la Roma, ma Luciano Spalletti saluterà la capitale al termine della stagione, visto che chiuderà il proprio anno calcistico senza trofei.
Erano proprio le vittorie di titoli la condizione senza la quale la separazione al termine del contratto in scadenza a giugno sarebbe stata, appunto, scontata. Questione di dignità ed orgoglio, più che altro, dopo le tante dichiarazioni di Spalletti, che sembra intenzionato a non rimangiarsi la parola data, forse anche perché sempre più vicino alla Juventus e con le ipotesi Tottenham, Valencia e Siviglia non ancora tramontate.
Non è un segreto che il presidente James Pallotta si sta facendo aiutare dal prossimo ds Monchi, che però, seppur confermando, ha frenato sulla firma del contratto, e dal braccio destro Franco Baldini per individuare il prossimo allenatore sulla panchina della Roma.
Sono tantissimi i nomi valutati, tanti i pupilli sui quali Monchi vorrebbe puntare, come Unai Emery, Jorge Sampaoli, Mauricio Pellegrini, Ernesto Valverde, Mauricio Pochettino e Luis Enrique. Senza dimenticare, ovviamente, anche le ipotesi italiane, come Vincenzo Montella, Roberto Mancini, Eusebio Di Francesco, Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini.
Ma non è detto che sarà Monchi a decidere il prossimo allenatore, visto che il presidente si fida moltissimo di Baldini, che è innamorato pazzo, almeno calcisticamente parlando, di Maurizio Sarri. Ovviamente, si tratta di una trattativa difficile, se non addirittura impossibile, visto che il tecnico toscano è sotto contratto con il Napoli e difficilmente Aurelio De Laurentiis lo lascerà andare.
D’altronde, molto potrebbe dipende, appunto, dalla girandola delle panchine delle big d’Europa. La sensazione, ormai, è che ci siano due anime diverse in quel di Roma: la prima italiana, che vuole un tecnico italiano; la seconda straniera, che vuole un tecnico straniero. Molto sarà deciso anche dal progetto, che potrebbe propendere sulla rivalutazione dei tanti giovani in prestito altrove.
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