Sono ore molto sfrenate in casa Fiorentina, che non ha preso bene la volontà di Vincenzo Montella di riposare per un mese. Bisogna risolvere le incomprensioni entro la prossima settimana per programmare la prossima stagione e il futuro, perché a luglio sarà troppo tardi.

L’intenzione del tecnico è di restare in viola, ma sono i toscani a volere una risposta sincera: se vuole restare, lo deve fare con entusiasmo e voglia di migliorare. Non è piaciuta, infatti, nemmeno l’intenzione di Montella di togliere nel proprio contratto la clausola rescissoria da 5 milioni di euro.

In questo tiro-e-molla tra le parti, la dirigenza della Fiorentina non sta a guardare, ma comincia a girarsi attorno alla ricerca di un sostituto all’altezza. Sono tanti i nomi che circolano per la panchina dei viola, ma sono due le candidature più forti, almeno al momento.

La prima è quella di Paulo Sousa, tecnico del Basilea, protagonista di una stagione eccellente soprattutto in Champions League. E’ un rivoluzionario, proprio come lo era Montella tre anni or sono, per questo potrebbe essere una scommessa piacevole, con l’obiettivo di conquistare finalmente quel terzo posto troppe volte sfumato sul più bello in questi anni.

Ma è forte anche la candidatura di Luciano Spalletti, che ha rifiutato il Napoli ed è in trattativa con il Fenerbahçe. La destinazione turca non convince del tutto l’ex tecnico di Zenit San Pietroburgo e Roma, che aspetta una chiamata da casa. Infatti, i primi contatti con gli agenti dell’allenatore toscano sono stati molto positivi, visto che a Spalletti piacerebbe davvero molto allenare la squadra viola.

Work in progress, ma sarà decisiva la prossima settimana, visto che è previsto l’incontro con Montella. Sarà l’attuale allenatore a proseguire nel progetto della Fiorentina, o sarà separazione prematura? Certamente l’assenza di offerte di big, come Milan e Napoli, che hanno già scelto i propri allenatori, dovrebbe portare al proseguo del matrimonio, ma il calcio è imprevedibile. Solo il tempo ce lo dirà. Non resta che aspettare.

Benito Letizia