Giornata importante quella di domani per il Palermo: dopo 15 anni di gioie e dolori, di coppe europee e piazzamenti importanti, di allenatori esonerati senza un perché e di giocatori presi da chissà dove e rivenduti a caro prezzo e di retrocessioni e campionati spesso al di sotto della decenza, Maurizio Zamparini appenderà il libretto degli assegni al chiodo e lascerà il club rosanero al giovane Paul Baccaglini.
Il trader italo-americano, dopo parecchi giorni di silenzio, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni al Tgr Sicilia, ai cui microfoni ha illustrato quanto accadrà in futuro e ha smentito tutte le voci che vogliono Zamparini ancora all’interno della società, spiegando che del quasi ex patron friulano verrà valorizzato tutto il lavoro fatto e che per lui non ci sarà posto. Infine, il futuro proprietario ha elogiato il nuovo tecnico Bruno Tedino, considerato un profondo conoscitore di calciatori, e ha annunciato che ci sarà una riunione con il nuovo ds Lupo per definire quali strategie adottare in sede di calciomercato, a partire da chi confermare in rosa e chi no.
Una notizia come questa rallegrerà la tifoseria palermitana, da anni in conflitto con Zamparini per il ridimensionamento degli obiettivi del club, trasformatosi da mina vagante con ambizioni europee a squadra costretta a lottare per non retrocedere, spesso vanamente, che vende a prezzi clamorosi tutti i suoi giocatori migliori senza rimpiazzarli adeguatamente e che spende poco per giocatori sconosciuti da valorizzare. Spesso è andata bene, ma molto più spesso no.
I tifosi, infine, si sono anche stancati del viavai di tecnici ingaggiati in pompa magna, esonerati, richiamati e bruciati. C’è chi, come Ballardini, si è ormai giocato la dignità e torna sempre all’ovile per essere scacciato quando le cose vanno male, e chi, come Corini, che ha giustamente fatto capire di non essere una marionetta e si è dimesso per le promesse mai mantenute.
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