Ad Est, le semifinali di conference si stanno divertendo ad andare contro ogni pronostico. A cominciare dall’Air Canada Center di Toronto, dove i Raptors hanno subito una ripassata che potrebbe risultare letale a livello in primis psicologico, senza contare che adesso i Cleveland Cavaliers sono sul 2-0 e, alla Quicken Loans Arena, i Raptors ‘vantano’ uno 0-5 nelle partite disputate ai Playoff, con uno scarto medio di 24 punti. La sfida di stanotte è stata abbastanza strana, nel senso che, nel primo tempo, i ragazzi di coach Casey sono stati a lungo in controllo della partita, senza però mai affondare il colpo, non solo non sfruttando i continui errori difensivi degli avversari, ma commettendone di enormi a loro volta nella loro metà campo difensiva.
E così, dopo il 61-63 con il quale si sono conclusi i primi 24′, la sfida è cambiata sin dall’inizio del secondo tempo. A fronte di un approccio che definire discutibile è poco dei padroni di casa, Cleveland ci ha dato dentro e, guidati ancora una volta da un LeBron James super, sono passati in vantaggio e sono andati via. Decisivo in tal senso il 18-5 di parziale realizzato nei primi 4′ del terzo periodo (79-68 a 7’50” dall’ultima pausa); stesso gap rivelato al 36′ (98-87). La reazione di Toronto non c’è e i Cavs volano via fino al +23 (121-98), per poi chiudere la sfida con un netto 128-110. LeBron James, come detto, ha vissuto l’ennesima notte da grande protagonista (43+14 assist e 8 rimbalzi, primo di sempre a fare almeno 40 punti e 14 assist ai Playoff), ben supportato da un Kevin Love finalmente ad alti livelli (31+11 rimbalzi). Ai frastornati Raptors non sono serviti DeRozan (24), Lowry (21+8 assist) e Valanciunas (16+12 rimbalzi).
Continuano a far bene anche i Boston Celtics, che battono ancora una volta al TD Garden i Philadelphia 76ers e si portano anche loro sul 2-0. Gli ospiti, però, dopo aver perso nettamente Gara-1, hanno di che mangiarsi le mani. Partiti molto bene (31-22 al 12′), i ragazzi di coach Brown ingranano le marce alte nel quarto successivo e sembrano mettere le mani sulla partita. Il vantaggio, infatti, aumenta fino ad un rassicurante +22, con la tripla di Covington a 6’41” dalla pausa lunga (48-26). Ma mai sottovalutare il Celtic Pride, che abbonda nei giovani di coach Stevens. Nell’arco di 8′ di gioco infatti (tra fine secondo ed inizio terzo periodo), Boston rifila agli avversari un break di 7-28, raggiungendo addirittura la parità sul 58-58 (8’52” da giocare nel terzo quarto).
Boston non si ferma e allunga fino al +8 (66-74 a 3’05” dall’ultima pausa), prima della reazione Sixers che porta alla tripla dell’82-81 di Covington (9’46” alla fine). La sfida è vibrante e il TD Garden un catino infuocato. Philadelphia ha un ultimo sussulto, con il +5 firmato Ilyasova con 5’48” da giocare (93-88). I Celtics, però, ne hanno di più e rifilano un altro parziale (4-16), che vale il +7 e mette un’ipoteca sul match (97-104 ad 1’57” dalla conclusione). Saric è l’ultimo ad arrendersi, firmando due volte il -3; ma è troppo tardi e Boston vince 103-108. Sugli scudi per i locali Tatum (21), Rozier (20+9 assist e 7 rimbalzi) e Smart (19). Non sono sufficienti a Philadelphia i vari Redick (23), Covington (22+9 rimbalzi) ed Embiid (20+14 rimbalzi). Belinelli ne mette a referto 11 (5/11 dal campo), mentre risalta in negativo la prestazione di Simmons (1 punto (0/4 dal campo), 7 assist e 5 rimbalzi in 31′ di gioco).
Di seguito, il riepilogo della notte:
EASTERN CONFERENCE SEMI-FINALS
CLEVELAND CAVALIERS @ TORONTO RAPTORS 128-110 (2-0)
PHILADELPHIA 76ERS @ BOSTON CELTICS 103-108 (0-2)
*Tra parentesi, la situazione delle varie serie.
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