Un vero terremoto ha scosso in giornata la NBA, che si avvicina al termine della trade deadline, che si verificherà il 7 del prossimo mese alle 15 ora statunitense. Come riportato da Adrian Wojnarowski, famoso giornalista NBA di ESPN, l’agente di Anthony Davis, Rich Paul, ha presentato alla dirigenza dei New Orleans Pelicans la volontà del suo assistito di non voler rinnovare il contratto e di volersene andare.
“Anthony vuole essere ceduto via trade ad una squadra che gli consenta di avere consistenti chance di vincere e competere per il titolo” – ha spiegato l’agente ad ESPN – “Ha voluto essere onesto e chiaro sulle sue intenzioni e per questo motivo ha deciso di informarli adesso. È nei migliori interessi per il futuro sia di Anthony che dell’organizzazione“.
Una decisione che apre a molti possibili scenari, sia che si dovessero concretizzare entro la fine della trade deadline 2019, sia nell’estate di quest’anno sia la prossima, quando il suo attuale contratto andrà a naturale scadenza e Davis diverrà free agent, avendo poi la possibilità di firmare un max contract da ben 240 milioni di dollari.
Secondo rumors d’Oltreoceano (e grazie a vari indizi, tipo apprezzamenti espliciti di LeBron James), i favoriti per acquisire il centro dei Pelicans sarebbero i Los Angeles Lakers, i quali però sembra debbano muoversi per battere la concorrenza, e mettere sul piatto della bilancia gran parte del loro attuale ‘young core’, ovvero il patrimonio di giovani costruito in questi anni (Kuzma su tutti, insieme a due tra Ball, Ingram e Zubac), oltre a delle scelte al Draft.
Seguono poi i Boston Celtics, i quali però sono limitati dal fatto di potersi muovere in tal senso solo a partire dal 1° Luglio prossimo. Questo a casa della Rose Rule alla quale devono sottostare, ovvero l’impossibilità di avere a roster due giocatori con lo stesso contratto da franchise player, ovvero Kyrie Irving. Il prossimo 1° Luglio l’ex Cavaliers diventerà free agent, dando la possibilità al GM Ainge di potersi muovere, preparando a sua volta una trade per ingolosire i Pelicans (si parla in questo caso di gente come Tatum, Rozier e Horford).
Più in generale, però, è presumibile che gran parte delle franchigie della Lega proveranno a fare quantomeno un sondaggio con la franchigia di New Orleans, dato che un giocatore forte come Davis fa chiaramente gola. Una situazione che fa discutere, e in serata sono arrivate le parole di Kevin Durant: “Come tutte le notizie NBA, è un argomento di discussione molto interessante. Ragion per cui non vedo il motivo per non parlarne. Anthony Davis vuole giocare da un’altra parte, non è lo stesso se il Presidente volesse chiudere il governo federale. E’ solo basket, quindi ne discutiamo“.
“Tutti noi, come giocatori, vogliamo che questi ragazzi possano vare esattamente ciò che vogliono in questa Lega. Abbiamo un tempo limitato da spendere, per cui perché non fare quel che si vuole?“, ha aggiunto la stella dei Golden State Warriors.
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