NBA 2018/19, Recap 10 Marzo: Bucks e Warriors ko. Bene Raptors, Rockets e Sixers

Non sono mancate le sorprese nella domenica notte NBA. A partire dalla Oracle Arena di Oakland. I Golden State Warriors, 48 ore dopo aver travolto i Nuggets, perdono addirittura con i Phoenix Suns ultimi nella Western Conference (e con i quali vincevano da 18 partite consecutivamente); come se non bastasse, c’è anche una scavigliata di Kevin Durant (25 a referto) a preoccupare Kerr ed il suo staff. Eppure la partita sembrava subito in mano ai Campioni, avanti di 13 a fine primo quarto (16-29); ma i Suns non ci stanno a fare da sparring partner e, dopo essersi portati sul -1 a fine primo tempo (56-57), vanno sul +8 a 5’26” da fine terzo quarto (73-65).

Guidati da un sontuoso Devin Booker (37 (dei quali 17 nel solo quarto periodo), 11 assist ed 8 rimbalzi), i Phoenix Suns hanno a sorpresa espugnato la Oracle Arena, tornando a battere i Golden State Warriors dopo 18 sconfitte consecutive (foto da: youtube.com)

Nel quarto periodo risulta decisivo un break di 12-2, coincidente con 13 punti in fila di Booker (37 alla fine per lui, con 11 assist ed 8 rimbalzi), per il 109-98 con 3’19” da giocare che di fatto chiude la sfida. Bene nei Suns anche Oubre Jr. (22+5 rimbalzi) ed Ayton (18+9 rimbalzi). Nei Warriors, detto di KD, abbiamo Curry (28+5 rimbalzi e 5 assist) e Thompson (18+8 assist e 7 rimbalzi) che sbagliano assieme 22 triple (su 30 tentate), record negativo per gli Splash Brothers. Inoltre, con i 3 palloni persi in questa partita, Curry è diventato il leader all-time degli Warriors in questa statistica.

Cadono anche i Milwaukee Bucks, sconfitti all’AT&T Center di San Antonio dagli Spurs, che ottengono una vittoria (la 5° di fila) che getta un’ipoteca sull’approdo ai Playoff, valendo il +4 sui Kings. E’ stata una partita dove i Bucks hanno comandato nel primo tempo, salvo poi subire il rientro dei texani ed il sorpasso decisivo ad inizio quarto periodo, con un break di 1-10 che ha portato i ragazzi di coach Popovich sul +13 con 8’12” da giocare (84-97), per poi toccare poco dopo un massimo vantaggio di +15 (96-111 a 4’16” dalla fine). Sugli scudi Aldridge (29+15 rimbalzi) e DeRozan (28+6 assist), con un ottimo contributo anche di Belinelli (16+3 rimbalzi e 2 assist); nei Bucks non bastano Antetokounmpo (27+13 rimbalzi e 6 assist) e Bledsoe (21+6 assist).

Provano a riaprire la corsa al miglior record della Lega i Toronto Raptors, che abbattono a domicilio i Miami Heat e si portano a 2 partite dai Bucks. All’American Airlines Arena, i ragazzi di coach Nurse, avanti di 14 alla pausa lunga (68-54), danno lo strappo definitivo nel quarto conclusivo, chiudendo sul +21. Con Leonard a riposo, in evidenza Lowry (24+10 assist e 7 rimbalzi) e Siakam (20+5 rimbalzi ed altrettanti assist); negli Heat è Adebayo il migliore (19+6 rimbalzi e 5 assist). Gli Houston Rockets si confermano la squadra più in forma del momento (8° vittoria di seguito), ma quanta fatica nell’espugnare l’American Airlines Center di Dallas.

Contro i Mavericks, nel complesso gli ospiti hanno in mano il pallino del gioco pressoché per tutta la partita, presentandosi agli ultimi 12′ sul +9 (81-72). Ma i locali non ci stanno, e prima impattano sull’89-89 con una tripla di Hardaway Jr. (4’04” da giocare), poi si portano sul -1 con un canestro di Powell (94-93 a 31″ dalla fine). Harden fallisce il canestro della tranquillità, così l’ultima parola è per Dallas, ma il tiro della vittoria di Brunson viene stoppato da Paul. Il top-scorer di serata è Gordon (26), con Harden (20+5 rimbalzi e 7/25 dal campo) al minimo dal 6 Dicembre scorso (15 contro i Jazz) . Ai Mavs (1-9 nelle ultime 10) non sono sufficienti Doncic (19+15 rimbalzi e 9 assist) e Brunson (18+7 rimbalzi).

Spostiamoci al Wells Fargo Center, dove i Philadelphia 76ers si sono aggiudicati nettamente lo scontro diretto con gli Indiana Pacers, agganciandoli al 3° posto nella Eastern Conference. Dopo che i primi 24′ si sono conclusi sul +8 Pacers (59-51), nel secondo tempo la squadra di coach Brown ribalta tutto (30-55 il parziale). Rientra Embiid, e si sente (33+12 rimbalzi); Bogdanovic (18+5 rimbalzi) è il top-scorer negli ospiti. Quinta vittoria consecutiva per i lanciatissimi Detroit Pistons, che rispettano il pronostico battendo in modo convincente alla Little Caesars Arena i Chicago Bulls. Decisivo il terzo quarto (25-42 il parziale) e le prove di Griffin (28+6 rimbalzi e 5 assist), Jackson (21+6 assist) e Galloway (21). Selden (18) si salva nei Bulls.

In ottica Playoff, rischia di pesare tanto il ko degli Orlando Magic al FedEx Forum contro i Memphis Grizzlies; sconfitta che impedisce alla squadra di coach Clifford di approfittare dello stop dei Miami Heat, che restano così avanti di una partita. A Memphis sono Conley (26+8 assist e 5 rimbalzi) e Bradley (21) a giocare un brutto scherzo ai Magic, ai quali non basta Vucevic (26+10 rimbalzi). Chiudiamo con i successi di Minnesota Timberwolves ed Atlanta Hawks. Al Target Center, senza Towns, sono Gibson (25+8 rimbalzi) e Teague (20+10 assist) a decidere il match contro i New York Knicks, nei quali spicca Dotson (26+6 rimbalzi e 6 assist). Alla State Farm Arena di Atlanta, invece, la squadra di coach Pierce sconfigge i New Orleans Pelicans grazie al trio composto da Huerter (27), Collins (23+10 rimbalzi) e Len (19+9 rimbalzi); per NOLA, i migliori sono Frank Jackson (23+6 rimbalzi) Randle (23) e Payton (15+10 rimbalzi e 10 assist).

Di seguito, il riepilogo della notte:

CHICAGO BULLS (19-49) @ DETROIT PISTONS (34-31) 108-131

TORONTO RAPTORS (48-19) @ MIAMI HEAT (31-35) 125-104

INDIANA PACERS (42-24) @ PHILADELPHIA 76ERS (41-25) 89-106

NEW ORLEANS PELICANS (30-39) @ ATLANTA HAWKS (23-45) 116-128

ORLANDO MAGIC (31-37) @ MEMPHIS GRIZZLIES (28-40) 97-105

HOUSTON ROCKETS (41-25) @ DALLAS MAVERICKS (27-39) 94-93

NEW YORK  KNICKS (13-54) @ MINNESOTA TIMBERWOLVES (32-35) 92-103

MILWAUKEE BUCKS (50-17) @ SAN ANTONIO SPURS (38-29) 114-121

PHOENIX SUNS (16-52) @ GOLDEN STATE WARRIORS (45-21) 115-111

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.

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