Rino Gattuso presenta il match d’esordio del suo Milan, che domani affronterà il Napoli al “San Paolo“. L’avversario è tosto e la sfida sarà durissima: “Vorrei vedere una squadra con grande personalità, con coraggio. Non voglio vedere una squadra che si abbassa di 10-15 metri alla prima difficoltà. Ancelotti sta cambiando qualcosa nel modo di giocare del Napoli, ma è una squadra con un’identità precisa. Il Napoli di oggi assomiglia ancora a quello di Sarri. Si vede però qualche verticalizzazione in più, qualcosa sta provando a cambiare“.
Per molti anni Gattuso è stato allenato da Ancelotti: “Sapete tutti il rapporto che abbiamo, è stato più di un allenatore. In questi anni, nei momenti di difficoltà, qualche chiamata gliel’ho fatta. Un rapporto che va al di là del calciatore-allenatore, lui è il maestro, io devo ancora mangiare tanta pastasciutta. Speriamo di fare bella figura e portare qualche punto a casa“.
Gattuso si è poi soffermato su alcuni dei giocatori a disposizione, a partire da Reina e Donnarumma: “Reina è stato fermo gli ultimi 10-12 giorni. Uno farà il titolare in campionato, l’altro farà le altre due competizioni. Se Donnarumma riesce a fare copia e incolla di Reina, per come interpreta il ruolo anche nello spogliatoio, può diventare il numero uno al mondo. Ha avuto una fortuna incredibile, ha davanti un campione incredibile. Ora sta a lui, deve fare solo copia e incolla“.
Infine, il tecnico ha rilasciato due appunti di natura tecnico-tattica molto interessanti su Caldara e Bakayoko: l’ex difensore dell’Atalanta “Non si sa se domani gioca o no. Viene da un calcio totalmente diverso dal nostro, noi giochiamo a quattro. Abbiamo metodi di lavoro diversi, ma è un ragazzo con grande mentalità e voglia, non avrà nessun problema. Ci vuole un po’ di tempo“; per quanto riguarda l’ex centrocampista del Chelsea “Gli piace giocare in un centrocampo a due, oppure vuole fare il vertice basso. Bisogna parlare con i giocatori. E’ vero, mi ha sorpreso per la sua dinamicità. Chi non lo conosce, pensa che sia solo un giocatore fisico. Deve migliorare sulla posizione del corpo, ma può dire la sua anche tecnicamente“.