Termina 1-3 per l’Inter il match contro il Napoli valido per la diciottesima giornata del campionato di Serie A. Per i nerazzurri decisive le reti di Lukaku (doppietta) e Lautaro Martinez. Ai padroni di casa non basta Milik per la rimonta.
Un Antonio Conte molto soddisfatto ha così analizzato il match nel post-partita: “Vincere su questo campo non è affatto un’impresa semplice. Oggi abbiamo ulteriormente dimostrato di aver ridotto il gap con una squadra, che fino all’anno scorso si giocava lo scudetto. Inoltre, vittorie così aumentano tremendamente la dose d’autostima di tutta la squadra. Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi”.
La polemica con Capello: “Prima di arrivare qui ho sentito mister Capello parlare di un’Inter, che ha impostato la gara su difesa e ripartenza. In realtà io ho visto una squadra che ha cercato di andare a prendere il Napoli alto per tutta la gara. Sento parlare sempre di contropiede, non ne posso più, il calcio va prima guardato e poi commentato. La mia è una squadra che gioca a memoria, menomale che gli avversari ci temono di più di rispetto a chi ci analizza in tv”.
Gli aspetti da migliorare: “Spesso quando fai un pressing così alto rischi di farti scappare l’uomo dietro e concedere diversi metri di campo. Sono situazioni che proverò a gestire meglio, perché il calcio è fatto di indicazioni specifiche in tutte le parti del campo tranne che negli ultimi 30 metri. Lì è tutta invenzione, è quella zona in cui a fare la differenza ci pensa il talento”.
Sulle scelte difensive: “Ho scelto Godin e non Bastoni per il semplice fatto che anche quest’ultimo mi dà delle garanzie. Alessandro è un calciatore giovane, intelligente, dotato di personalità e in grado di giocare palla da dietro. Se riuscirà ad aumentare anche la sua dose di cattiveria difensiva, diventerà un grande”.
Infine, il tecnico, ironizza così su Lukaku: “Romelu è una pippa. Almeno così ho sentito dire in giro. Su di lui se ne sono dette di tutti i colori, ad oggi è troppo semplice salire sul suo carro. Ha tanto da migliorare e sono felice di poter far parte della sua crescita. Lo volevo sia al Chelsea che alla Juventus, ora che ce l’ho qui me lo godo al massimo. Con lui, anche Lautaro può e deve fare dei passi in avanti. Sono due ragazzi di 26 e 22 anni, hanno tanto da dare”.
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