Un Carlo Ancelotti molto motivato quello che si è presentato alla consueta conferenza pre-partita, in vista del match in programma domani alle 21 contro l’Arsenal. Diversi i temi analizzati dal tecnico: dalla mentalità con la quale i suoi dovranno entrare in campo e le tattica giusta, fino ad evidenziare l’importanza del fattore San Paolo e i presupposti dell’impresa Ajax. 

“Cuore, coraggio, intelligenza e tanta intensità questi sono i fattori che ho chiesto ai miei di mettere in campo. A sprazzi queste caratteristiche le ho già viste nel match di andata, anche se in diverse fasi e in maniera un po’ sfalsata. Oggi però dalla nostra avremo il pubblico, che dovrà darci la spinta per poter giocare tutti e 90 minuti con un aspetto di componente emotiva aizzata al massimo.” Napoli ci crede, il tecnico anche: “Giocheremo la partita al massimo delle nostre possibilità, senza fare nessun tipo di calcolo. Siamo pronti anche ad andare oltre i 90 minuti. La mia consapevolezza, ad oggi, è che faremo una grande partita, se poi basterà lo dirà il campo, ma credo di sì.” Idee molto chiare, quindi, per Carlo Ancelotti che però non ha voluto svelare neanche un nome dell’11 titolare: “Scoprirete domani chi scenderà in campo. In avanti può essere anche che Milik, Mertens e Insigne giocheranno insieme.”

San Paolo pronto, quindi, a sostenere gli azzurri, anche se all’allenatore del Napoli non sono piaciuti alcuni striscioni esposti dalla curva in giro per la città in cui si “pretendeva” la vittoria dell’Europa League. “A me il verbo pretendere non carica. Una coppa così importante al massimo si può desiderare. L’unico che qui può pretendere qualcosa sono io sotto l’aspetto dell’impegno e dell’agonismo da parte dei miei.” Immancabile, infine, una battuta sull’Ajax che ieri ha eliminato la Juventus: “Ho letto di sorpresa Ajax un po’ dappertutto. La realtà che dalle nostre parti è impossibile programmare una cosa di questo genere. Per fare questo lavoro occorrono metodo idee e programmazioni.”