Il Motomondiale sbarca in Toscana, nel consueto e spettacolare scenario del Mugello, per la sesta prova stagionale, la 71.esima edizione del Gran Premio d’Italia (30.esima ospitata dall’autodromo di proprietà della Ferrari). Come un anno fa, la lepre è nuovamente Marc Marquez, reduce da due vittorie consecutive, tre nelle ultime quattro, e vantante un margine di 8 punti su Andrea Dovizioso. Il forlivese, con il compagno di box Danilo Petrucci, è il candidato principale per mettere i bastoni tra le ruote al catalano, mentre proverà ad inserirsi Valentino Rossi, così come Alex Rins, che deve riscattare la brutta prova francese. Nelle altre categorie, un Lorenzo Baldassarri acciaccato vuole ripartire dopo lo ‘zero’ di Le Mans, mentre in Moto3 sarà di nuovo Italia vs Spagna, con possibili inserimenti giapponesi ed argentini.

MOTOMONDIALE ITALIA 2019 – IL CIRCUITO DEL MUGELLO
L’Autodromo Internazionale del Mugello (o Mugello Circuit) viene inaugurato nel 1974, al termine di un biennio di lavori, con progetto dell’ing. Gianfranco Agnoletto e su iniziativa dell’Automobile Club di Firenze. La nuova pista permanente prende il posto dello storico Circuito stradale del Mugello, lungo addirittura 67.5 km, il quale ospita varie manifestazioni dal 1914 al 1970. Nel 1988 il circuito del Mugello viene acquistato dalla Ferrari che, negli anni, lo rinnova e lo dota di strutture all’avanguardia. Il layout attuale, di 5.245 m e con 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra), è uno dei circuiti più apprezzati dai piloti, grazie alle elevate velocità, ai forti cambi di pendenza e alla presenza di curve molto tecniche e di vario raggio.

Il rettilineo dei box, lungo oltre un chilometro, è caratterizzato dal fatto di essere in parte in salita, con scollinamento posto in corrispondenza della prima staccata; questo è anche il punto più veloce della pista, uno dei più veloci in generale del Motomondiale, dove possono toccarsi punte di 355 km/h. La prima curva, la San Donato, è un lungo tornante a destra, a lenta percorrenza, nel quale si entra in discesa e si esce in salita; si giunge subito al primo cambio di direzione, sinistra-destra, formato dalle curve Luco (punto altimetricamente più alto della pista) e Poggio Secco, seguite da un allungo che porta ad un altro cambio di direzione, sempre sinistra-destra, con le curve Materassi e Borgo San Lorenzo.

Una nuova accelerazione porta verso uno dei punti più famosi del circuito, la veloce “esse” allungata in discesa Casanova-Savelli, seguita senza respiro dalla doppia curva a destra Arrabbiata 1 (punto più basso della pista dal punto di vista altimetrico) ed Arrabbiata 2. Un ulteriore allungo conduce i piloti ad una nuova combinazione, Scarperia-Palagio (destra-sinistra); parliamo di due curve dal raggio abbastanza stretto, in seguito alle quali i piloti giungono al tornante in discesa Correntaio (a destra). Immediatamente ecco un altro punto nodale del Mugello, ovvero la veloce chicane formata dalle due Biondetti; un altro breve rettilineo conduce all’ultima difficoltà, costituita dal lunghissimo curvone a sinistra in discesa Bucine, che riporta sul traguardo.
MOTOGP ITALIA 2019 – IL PRONOSTICO
Il Mugello è sempre uno degli appuntamenti più attesi del calendario iridato, uno di quelli in assoluto a presentare il maggior numero di tifosi, sempre festanti e caldissimi (pur con degli eccessi negli anni). Visto l’ultimo periodo, Marc Marquez non può non essere il candidato principale alla vittoria anche nel Gran Premio d’Italia, evento che l’ha visto trionfare in 3 occasioni (4 i podi, 2 le pole e 3 i giri record). I primi rivali del Cabroncito saranno i ducatisti, che avranno l’intento di mettere fine alla striscia di vittorie del fenomeno hondista. In un GP vinto dalla Casa di Borgo Panigale negli ultimi due anni, prima con Andrea Dovizioso e lo scorso anno con Jorge Lorenzo, il Dovi proverà a centrare il secondo sigillo personale al Mugello (6 i podi); Danilo Petrucci, dal canto suo, dopo essersi sbloccato in Francia (3°), cercherà di fare ancora meglio, su un circuito che l’ha visto 3° nel 2017 ed autore del giro record nel 2018.

Riflettori, ovviamente, anche su Valentino Rossi, speranzoso di tornare almeno sul podio dopo il 5° posto di Le Mans e, prima ancora, il 6° di Jerez. Come vedrete anche nel finale dell’articolo, il pesarese è il più vincente tra quelli in attività da queste parti, con ben 9 vittorie, seppur l’ultima risalga ormai al 2008. Su un circuito che lo ha visto ottenere anche 7 pole (ultima lo scorso anno), 14 podi complessivi e 3 giri recod, sulla spinta dei suoi tifosi Vale proverà a fare il meglio possibile, anche se la M1 non dovrebbe adattarsi al meglio, soprattutto causa carenze di motore. In caccia di risultato scaccia-pensieri il compagno di box, Maverick Vinales (2 podi, una pole e un giro record qui), steso da Francesco Bagnaia in Francia. Il Mugello, lo scorso anno, rappresentò il trampolino di (ri)lancio di Lorenzo, che ottenne la sua 7° vittoria nel GP d’Italia (11 i podi, 3 pole e un giro record); diciamo che quest’anno il discorso è ben più complicato, date le sue difficoltà nel capire ed adattarsi alla RC213V (al momento appena 14° in classifica, con 16 punti).

Da non dimenticare chiaramente Alex Rins, reduce dal primo vero passo falso di stagione, ovvero il 10° posto di Le Mans, che l’ha fatto finire a -20 da Marquez. Lo spagnolo della Suzuki ha ottenuto due podi ed una pole al Mugello (tutti in Moto3) e, pur se la sua GSX-RR non eccelle a livello di motore, proverà a cavare il massimo. Capitolo outsider. I principali indiziati sono quattro, ovvero un Jack Miller (Ducati Pramac) molto solido finora quando ha visto la bandiera scacchi (un 3° e due 4° posti), il duo Petronas Yamaha SRT, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, e un Cal Crutchlow apparso però ultimamente in calo. Anche Pol Espargaro cercherà un buon risultato, anche per dare continuità ad un inizio di stagione sicuramente positivo in sella alla KTM, nobilitato dal 6° posto in Francia.
ITALIA 2019: PRONOSTICO MOTO2 E MOTO3
Ci si aspetta molto dai nostri ragazzi tra Moto2 e Moto3. Nella Middle Class, il leader del campionato, Lorenzo Baldassarri (75), va a caccia del riscatto dopo la caduta (con spavento) di Le Mans, per riprendere una marcia che finora l’ha visto sempre vincente quando è giunto al traguardo. Andando in ordine di classifica, i primi rivali del nativo di San Severino Marche saranno i soliti del team Dynavolt, Thomas Luthi (2° con 68 punti) e Marcel Schrotter (5° con 56 punti), oltre alla truppa spagnola composta da un Jorge Navarro (3° con 64 punti) reduce da tre podi in fila, da Alex Marquez (4° con 61 punti), vincitore in Francia, e da Augusto Fernandez (6° con 43 punti), compagno di box del Balda e in crescita. Riguardo gli altri italiani, cercheranno il riscatto in patria i vari Luca Marini, Mattia Pasini, Luca Antonelli e Simone Corsi (gli ultimi tre tutti per terra a Le Mans), mentre punteranno al risultato di rilievo i rookie Enea Bastianini, Nicolò Bulega e Fabio di Giannantonio.

Nella Entry Class, invece, è lo spagnolo del team di Max Biaggi, Aron Canet, a presentarsi da primo della classe (74) e chiaramente desideroso di difendere la sua leadership e, possibilmente, di consolidarla. I nostri proveranno a metterlo in difficoltà, a cominciare da Lorenzo Dalla Porta e Niccolò Antonelli (rispettivamente 2° e 3° in classifica con 60 e 54 punti), senza dimenticare Celestino Vietti (6° con 45 punti) ed Andrea Migno (7° con 40 punti), con un occhio anche a Tony Arbolino, Dennis Foggia e Romano Fenati, finora molto sfortunato e debilitato dagli infortuni. Tornando alla classifica, degnissimi di attenzione saranno anche Kaito Toba (4° a 51 punti), Jaume Masià (5° a quota 49), Gabriel Rodrigo e John McPhee, vincitore dell’ultima gara.

MOTOMONDIALE ITALIA 2019 – METEO ED ORARI TV
Dopo il maltempo che ha caratterizzato gran parte dello Stivale nelle ultime settimane, il weekend del Mugello non dovrebbe riservare sgradite sorprese a team, piloti e tifosi. Partiamo da venerdì, dove si prevede cielo poco nuvoloso e temperature tra i 20 ed i 23 C°. Sabato cielo sereno e temperature massime di 25 C°; domenica, infine, cielo sereno o poco nuvoloso, con temperature che, al momento della gara della MotoGP, potranno raggiungere punte di 27 C°. Passiamo alla programmazione televisiva, che vedrà la trasmissione dell’evento in diretta sia sul satellite che in chiaro (TV8).
MOTOMONDIALE ITALIA 2019 SKY (DIRETTA)
Venerdì 31 Maggio
PL1 Moto3 09:00 – 09:40
PL1 MotoGP 09:55 – 10:40
PL1 Moto2 10:55 – 11:40
PL2 Moto3 13:15 – 13:55
PL2 MotoGP 14:10 – 14:55
PL2 Moto2 15:10 – 15:50
Sabato 1° Giugno
PL3 Moto3 09:00 – 09:40
PL3 MotoGP 09:55 – 10:40
PL3 Moto2 10:55 – 11:35
Qualifiche Moto3 12:35 – 13:15
PL4 MotoGP 13:30 – 14:00
Q1 MotoGP 14:10 – 14:25
Q2 MotoGP 14:35 – 14:50
Qualifiche Moto2 15:05 – 15:45
Domenica 2 Giugno
Warm Up Moto3 08:40-09:00
Warm Up Moto2 09:10-09:30
Warm Up MotoGP 09:40-10:00
Gara Moto3 11:00
Gara Moto2 12:20
Gara MotoGP 14:00
MOTOMONDIALE Italia 2019 TV8 (DIFFERITA)
Sabato 1° Giugno
Qualifiche Moto3 12:35 – 13:15
Q1 MotoGP 14:10 – 14:25
Q2 MotoGP 14:35 – 14:50
Qualifiche Moto2 15:05 – 15:45
Domenica 2 Giugno
Studio MotoGP 10:00
Gara Moto3 11:00
Gara Moto2 12:20
Gara MotoGP 14:00
Studio MotoGP 15:00
MOTOMONDIALE ITALIA – ALBO D’ORO (SOLO MOTOGP)
Il Gran Premio d’Italia, come sottolineato in apertura, giunge quest’anno alla 71.esima edizione. Il GP nostrano è un evento da sempre presente nel calendario del Motomondiale, sin dal primo campionato, disputatosi nel lontano 1949. Quattro circuiti hanno avuto l’onore di ospitare il Gran Premio d’Italia: in ordine di numero di edizioni Mugello (29), Monza (27), Imola (7) e Misano Adriatico (7). Il pilota a vantare più trionfi è il grande Giacomo Agostini, sul gradino più alto del podio in ben 13 occasioni, suddivise tra classe 350 (7, 1965-66, 1968, 1970, 1972-74) e classe 500 (6, 1966-68, 1970, 1972, 1975). A quota 9 vittorie lo seguono altre due leggende del nostro movimento, ovvero Carlo Ubbiali (5 in classe 125 (1951, 1955-57, 1960) e 4 in classe 250 (1955-56, 1959-60)) e Valentino Rossi (1 in classe 125 (1997), 1 in classe 250 (1999) e 7 tra classe 500 e MotoGP (2002-08)). Chiude il podio con 8 trionfi lo spagnolo Angel Nieto (6 in classe 125 (1970, 1972, 1974, 1982-84) e 2 in classe 50 (1975-76)).

(1949) – Monza – Nello Pagani (ITA, Gilera)
(1950) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Norton)
(1951) – ” ” – Alfredo Milani (ITA, Gilera)
(1952) – ” ” – Leslie Graham (GBR, MV Agusta)
(1953) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1954) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1955) – ” ” – Umberto Masetti (ITA, MV Agusta)
(1956) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1957) – ” ” – Libero Liberati (ITA, Gilera)
(1958) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1959) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1960) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1961) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1962) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1963) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1964) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1965) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1966) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1967) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1968) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1969) – Imola – Alberto Pagani (ITA, LinTo)
(1970) – Monza – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1971) – ” ” – Alberto Pagani (ITA, MV Agusta)
(1972) – Imola – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1973) – Monza – Gara annullata
(1974) – Imola – Gianfranco Bonera (ITA, MV Agusta)
(1975) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, Yamaha)
(1976) – Mugello – Barry Sheene (GBR, Suzuki)
(1977) – Imola – Barry Sheene (GBR, Suzuki)
(1978) – Mugello – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1979) – Imola – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1980) – Misano – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1981) – Monza – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1982) – Misano – Franco Uncini (ITA, Suzuki)
(1983) – Monza – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1984) – Misano – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1985) – Mugello – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1986) – Monza – Eddie Lawson (USA, Yamaha)
(1987) – ” ” – Wayne Gardner (AUS, Honda)
(1988) – Imola – Eddie Lawson (USA, Yamaha)
(1989) – Misano – Pierfrancesco Chili (Honda)
(1990) – ” ” – Wayne Rainey (USA, Yamaha)
(1991) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1992) – Mugello – Kevin Schwantz (USA, Suzuki)
(1993) – Misano – Luca Cadalora (ITA, Yamaha)
(1994) – Mugello – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1995) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1996) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1997) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1998) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1999) – ” ” – Alex Crivillé (SPA, Honda)
(2000) – ” ” – Loris Capirossi (ITA, Honda)
(2001) – ” ” – Alex Barros (BRA, Honda)
(2002) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Honda)
(2003) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Honda)
(2004) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2005) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2006) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2007) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2008) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2009) – ” ” – Casey Stoner (AUS, Ducati)
(2010) – ” ” – Dani Pedrosa (SPA, Honda)
(2011) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2012) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2013) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2014) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2015) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2016) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2017) – ” ” – Andrea Dovizioso (ITA, Ducati)
(2018) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Ducati)
Gianluca Zippo
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