MotoGP Misano 2020, Analisi Gara – Frecce Tricolori

Franco Morbidelli conquista la prima vittoria in top class, con Pecco Bagnaia a completare la doppietta italiana. Azzurri protagonisti anche in Moto2, con Luca Marini, Marco Bezzecchi e Enea Bastianini che hanno occupato i tre gradini del podio.

Nel primo Gran Premio non a porte chiuse della stagione, l’attesa dei tifosi è stata ripagata. Morbidelli domina, vincendo la prima gara in MotoGP, mentre Pecco Bagnaia (2°), al rientro dall’infortunio si prende quel secondo posto sfuggitogli a Jerez.

Anche in top class il podio poteva essere tutto tricolore, ma Joan Mir (3°) nell’ultimo giro ha beffato Valentino Rossi (4°). Andrea Dovizioso, nonostante un weekend difficile, è il nuovo leader del mondiale. Nelle altre classi, Luca Marini. Marco Bezzecchi e Enea Bastianini piazzano la tripletta.

Morbidelli ripaga la fiducia della Yamaha. Rossi c’è, Vinales e Quartararo in crisi.

Messo in ombra dall’esplosione del compagno di squadra nel 2019, Morbidelli ha dimostrato come mai Yamaha e Petronas lo hanno confermato e preferito a Jorge Lorenzo. Tornando sui livelli di Brno, l’italo-brasiliano ha lottato per la pole nelle qualifiche per poi, ventiquattro ore più tardi, condurre la gara fin dalla partenza e andare in fuga dopo aver staccato Rossi.

Proprio il Dottore ha visto sfumare il ritorno sul podio, nel finale. Se la quarta posizione brucia per come è arrivata, visto che è stato superato a poche curve dal traguardo, il lato positivo è aver ritrovato il feeling con  la M1 di Jerez, ed essere tornato in lotta per il titolo, portandosi a -18 da Dovizioso.

Solito fine settimana per Vinales (6°): nelle prove libere e ufficiali vola, in gara crolla. Ennesimo passo indietro, che gli ha fatto attaccare nelle interviste duramente la casa di Iwata. Sembra pagare sempre di più la pressione ed il ruolo di favorito Quartararo, caduto mentre stava cercando di rimediare ad una brutta partenza, perdendo il primo posto nella classifica piloti.

Bagnaia si prende la Ducati ufficiale, Dovizioso la leadership del mondiale

Prestazione importante in ottica 2021 per l’ex campione del mondo di Moto2. Cambiando marcia da sabato mattina dalle FP3 e con una gara in progressione, conquistando il primo podio in MotoGP, Bagnaia ha fatto capire alla Ducati di essere pronto a diventare l’erede di Dovizioso.

Il forlivese chiude la prima gara di Misano con sensazioni contrastanti. Riuscendo a limitare i danni e tagliando il traguardo al settimo posto, il Dovi supera Quartararo, ma ancora una volta i problemi con le gomme Michelin lo hanno costretto a doversi difendere. Sottotono anche Jack MIller (8°), crollato nella seconda metà di gara, male Johann Zarco, soltanto (15°) in un GP importante per poter sperare di andare nella squadra ufficiale il prossimo anno. Prosegue la crisi di Danilo Petrucci (16°).

Mir ancora davanti a Rins, Nakagami salva nuovamente la Honda

Joan Mir, anche in Italia ha confermato di aver ribaltato le gerarchie nel team di Davide Brivio. Sempre dietro a Rins (5°), con due giri spettacolari, ha prima passato il compagno di squadra, facendo poi lo stesso con Rossi, riscattando la delusione della Stiria e riprendendosi il ruolo che tutti i pronostici gli avevano dato ad inizio anno di outsider del campionato.

Prosegue il mondiale da non protagonista della Hrc, che non ha portato nessuna moto in Q2. Il colosso nipponico entra in top-10 solo grazie Takaaki Nakagami (9°). Male tutti gli altri: Alex Marquez. che sembra ripetere la stagione di Jorge Lorenzo del 2019, finisce 17°, davanti a Stefan Bradl (18°), mentre è terminato Venerdì il GP di San Marino di Cal Crutchlow.

Gli altri: passo indietro per la Ktm, l’Aprilia illude

La Casa Austriaca è stata la delusione di Misano. In difficoltà dalla terza sessione di libere, la KTM non è riuscita nemmeno in gara a ribaltare la situazione. Unica moto austriaca nelle prime dieci posizioni quella di Pol Espargaro (10°), precedendo il vincitore della Stiria, Miguel Oliveira. In ombra Brad Binder, soltanto 12°, mentre finisce poco più indietro Iker Lecuona (14°)..

L’Aprilia, invece, partita forte nelle Libere 1, si è spenta nel corso del weekend. Aleix Espargaro, che era andato vicino nelle qualifiche alla Q2, si è dovuto accontentare della 13° posizione. Bradley Smith fa sentire sempre di più l’assenza di Andrea Iannone, finendo 19°.

Moto 2: Marini vince e allunga

Luca Marini, aggiudicandosi il duello con il compagno di squadra Marco Bezzecchi, rafforza la leadership del mondiale Moto2. Infatti il pilota dello Sky Racing Team aumenta a diciassette punti il vantaggio su Enea Bastianini che, oltre a completare la tripletta dell’Italia, festeggia con il gradino più basso del podio la firma per il 2021 con la Ducati. Dietro agli azzurri gli spagnoli Xavi Vierge ed Augusto Fernadez, poi Thomas Luthi; alle loro spalle il miglior Fabio Di Giannatonio della stagione (7°).

Chiudono la top-10 un fantastico Sam Lowes (partito dai box e finito 8°), Aron Canet e Joe Roberts; in difficoltà anche nel Gp di casa Lorenzo Baldassarri (11°), mentre Lorenzo Dalla Porta (13°) ottiene i primi punti nella middle class, precedendo Simone Corsi (14°) e Nicolò Bulega (15°). Fuori dalla zona punti Stefano Manzi (17°); assente Jorge Martin, trovato positivo al Covid-19 alla vigilia del weekend.

Moto 3: Arenas cade Mcphee e Ogura riaprono il mondiale

John McPhee, al fotofinish, batte Ai Ogura ed entrambi, approfittando del ritiro di Albert Arenas al penultimo giro, riducono il distacco dallo spagnolo a quattordici e cinque punti. Completa il podio nella pista intitolata a Marco Simoncelli Tatsuki Suzuki. Dietro al giapponese della Sic58 ecco Jeremy Alcoba, Gabriel Rodrigo e Tony Arbolino. Jaune Masia (7°) si piazza davanti a Romano Fenati (8°), Dennis Foggia (9°), Andrea Migno (10°) e Nicolò Antonelli (11°). A punti anche Riccardo Rossi (14°) e Stefano Nepa (15°); per gli altri italiani Davide Pizzoli (18°), ritirato Celestino Vietti coinvolto in una caduta nel primo giro.

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