Fresca di presentazione della formazione che prenderà parte ai tre campionati del Motomondiale 2017, con esordio sia in MotoGP che in Moto2, la KTM alza già il tiro. Come confermato dall’AD Stefan Pierer, la Casa austriaca ha già avviato i contatti per fornire le sue moto ad un team satellite nel 2018.
Questo perchè il nuovo regolamento prevede, a partire dal prossimo anno, la presenza in griglia di 24 moto suddivise tra i 6 costruttori esistenti (Honda, Yamaha, Suzuki, Ducati, Aprilia e KTM), con due moto ufficiali e due satelliti. Quest’anno la griglia vede 23 moto, suddivise così: 8 alla Ducati (2 ufficiali, 6 satelliti), 5 alla Honda (2 ufficiali e 3 satelliti), 4 alla Yamaha (2 ufficiali e 2 satelliti), e 2 a testa (entrambe ufficiali) a Suzuki, Aprilia e KTM.
“In questo primo anno ci concentreremo sul team ufficiale” – sostiene Pierer – “Avendo un contratto di cinque anni con la Dorna, abbiamo già concordato che nel secondo anno forniremo anche il materiale e le moto ad un team privato. Questo è il piano per i prossimi due anni. La priorità è quella di farsi trovare pronti con il team ufficiale e poi pensare a fornire le moto ad un secondo team“.
“Il nostro punto di riferimento è la Suzuki, che negli ultimi anni ha svolto un gran lavoro” – continua l’amministratore delegato di KTM – “I primi test, per noi, sono stati difficoltosi, anche perchè siamo partiti con una piattaforma molto diversa dagli altri. Ma a Phillip Island le cose sono migliorate, e ciò ha motivato tutti. D’altronde, alla Dakar ci abbiamo messo sette anni per diventare vincenti. In MotoGP contiamo di avvicinarci al podio e raggiungerlo nell’arco di un triennio“.
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