MotoGP Italia 2019: dichiarazioni di Marquez e Lorenzo dopo la gara

Ancora una volta una domenica a due volti per il team HRC. Da un lato abbiamo il solito Marc Marquez che, pur non vincendo, ha di che sorridere anche stavolta. Dopo un gran premio che l’ha visto duellare all’arma bianca con il trio di ducatisti Dovizioso, Petrucci e Miller, oltre che con la Suzuki di Rins, il Cabroncito ha provato il colpaccio nel finale, arrendendosi soltanto al Petrux, e per la miseria di 43 millesimi. Con il Dovi 3° e Rins 4°, adesso Marc vanta 12 punti di vantaggio sul forlivese, e 27 sul connazionale. Dall’altro lato del box, invece, proseguono le difficoltà di Jorge Lorenzo, che nemmeno con l’aria del Mugello si ridesta, chiudendo 13° e mestamente ultimo tra i piloti Honda.

Marc Marquez (2°) stringe la mano ad Andrea Dovizioso (3°) al termine del Gran Premio d’Italia 2019 (foto da: motogp.com)

Così Marc Marquez: “Oggi ho vinto contro Dovizioso, non ho perso contro Petrucci. I mio obiettivo era di riuscire a stare davanti ad Dovi, perché lui ne aveva di più. Questa mattina, nel warm-up, è andata molto bene; come ieri, però, avevo la media davanti. Questa gomma aveva tanto grip, ma io la consumavo e non avrei finito la gara, motivo per il quale ho usato la hard. Ero consapevole che con la gomma più dura il feeling non era buono, ma almeno ero sicuro di poter finire la gara, provando ad attaccare alla fine“.

All’inizio ho provato a spingere e a creare del gap, ma ho subito capito che non era la giornata ideale per una strategia simile” – prosegue il catalano – “Alla fine ci ho provato, ma va bene così; 20 punti qui, per noi, equivalgono ad una vittoria. Qui non solo la moto fa fatica, ma anche io, per cui sono contento. I giapponesi volevano assolutamente la vittoria qui in Italia, in casa della Ducati; prima della gara, però, gli ho detto che anche qui la vittoria vale 25 punti, non di più. Abbiamo fatto il massimo e, soprattutto, siamo riusciti a centrare l’obiettivo, ovvero guadagnare sul Dovi“.

Da segnalare una risposta molto piccata di Marquez alle parole di Lorenzo rilasciate ieri dopo le Qualifiche. Il maiorchino aveva parlato della necessità per Honda di mettere tutti i suoi piloti nelle condizioni di vincere, sottolineando come, allo stato attuale e con la RC213V, solo Marc ci riesce. “Anche io voglio una moto migliore e più facile da guidare” – ha sottolineato il #93 – “Jorge non ha mai provato la Honda del 2015 e quella del 2016, che erano davvero moto difficili da guidare. Adesso la Honda è migliorata rispetto ad allora, ma comunque per chiedere delle cose devi essere davanti. Se non ci riesci, alla fine il team prende il commento del pilota forte, così come prende quelli di Crutchlow e Nakagami“.

Passiamo a Jorge Lorenzo, il quale ha spiegato come, da domani, volerà in Giappone per lavorare a stretto contatto con gli uomini Honda e provare a migliorare una situazione disastrosa, che finora non l’ha mai visto chiudere una gara in top-10: “Andrò lì per cercare soluzioni. Proveremo a trovare qualcosa sull’ergonomia, sulla posizione sulla moto; dobbiamo lavorare e approfittare al massimo del tempo a disposizione. Ho bisogno di migliorare la posizione sulla moto e quindi lo sforzo fisico, in modo da faticare meno ed attaccare di più sul finale di gara, con più energia“.

Altra giornata da dimenticare per Jorge Lorenzo, appena 13° al Mugello (foto da: motogp.com)

La volontà della Honda è chiara, visto che sono stati loro a darmi i biglietti” – aggiunge Lorenzo – “Per ora non abbiamo fatto grandi passi avanti, pur provando tanto; ma nessuna mi ha aiutato nell’ergonomia. Ma non ho dubbi che troveremo presto le soluzioni che stiamo cercando. Risolvere questo aspetto eliminerà il 50% dei problemi“. Il 5 volte Campione del Mondo fa quindi un raffronto con il suo biennio in Ducati: “Una situazione molto diversa. Lì la moto aveva un motore molto potente, e la sentivo molto all’anteriore; ma su molti altri aspetti era indietro. A Borgo Panigale, poi, arrivai con lo status di prima guida indiscussa, almeno inizialmente“.

Qui la situazione è chiaramente diversa, anche se Honda è una Casa che può provare a soddisfare entrambi i piloti, per potenziale economico e storico” – conclude Lorenzo – “C’è un pilota numero uno, che sta vincendo gare e campionati, guidando alla grande, ed è la priorità; però ci può essere un piano B per soddisfare anche il secondo pilota ufficiale. Ho fiducia in ciò, in Honda mi hanno trasmesso questa volontà e spero di riuscire nell’intento. Con Marquez non c’è nessun problema, nessuna polemica“.

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