La Ducati va alla caccia del poker sul circuito di Spielberg. La rossa di Borgo Panigale, dopo tre vittorie consecutive ottenute in terra austriaca, mette nel mirino il quarto sigillo per confermarsi autentica padrona del “ring”. Riflettori puntati, dunque, sui due piloti ufficiali: Andrea Dovizioso (vincitore nel 2017) e Danilo Petrucci (miglior risultato 5° nel 2018). Dovi, dopo il primo posto in FP1, si deve accontentare della nona piazza nel turno pomeridiano, viziato da una scivolata nel finale che gli ha impedito di ritoccare il proprio parziale cronometrico:
“Abbiamo iniziato la giornata in maniera positiva chiudendo le FP1 davanti a tutti. Nel pomeriggio abbiamo provato un setup differente che ci ha dato risposte molto importanti, soprattutto in frenata. Il mio passo è buono e sono in linea con Marquez che va fortissimo anche qui. Stiamo lavorando bene e credo che ci sia ancora margine per fare un ulteriore step. Purtroppo ho fatto un piccolo errore alla curva tre e sono scivolato, chiudendo il turno in anticipo. Non ho migliorato il mio crono ma sono molto fiducioso“.
In chiaroscuro, invece, il venerdì di Petrucci: 14° in FP1 e 7° in FP2. Troppo poco per il pilota ternano che ha accusato molti problemi, soprattutto sul dritto:
“Nel pomeriggio siamo cresciuti ma ci sono molti aspetti sui quali dobbiamo lavorare. Soffro molto nei rettilinei lunghi perchè perdo tanto a livello di aerodinamica, proprio come era successo a Brno. Per colmare questo deficit ci tocca essere praticamente perfetti in frenata e stiamo lavorando sodo anche su questo aspetto. Marquez? Ha confermato di essere competitivo anche qui. Dopotutto negli ultimi due anni, nonostante il vantaggio di motore della Ducati, ha perso solamente in volata. Oggi abbiamo visto che vanno forte anche Nakagami oltre a Crutchlow, sintomo che il nostro vantaggio in termini di cavalli non è più così netto“.
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