Il fenomeno “razzismo” rappresenta sempre più un nemico da tenere ben lontano anche dal calcio, dove spesso molti calciatori diventano vittime delle mire dei tifosi meno sportivi che possano esistere.
Solamente a cavallo tra 2014 e 2015 ci sono stati ben 92 casi di intolleranza legata al razzismo negli stadi russi, cifra che addirittura doppi quelli avvenuti negli anni precedenti.
D’altronde, negli ultimi anni, questo fenomeno ha rappresentano un vero e proprio problema da debellare ad ogni costo, ma che tuttavia anche negli ultimi Europei in Francia, ad esempio, ha visto compiersi siparietti a dir poco squallidi, con calciatori insultati e derisi.
Il mondo del pallone allora si stringe contro ogni forma razziale, dagli slogan della UEFA “No to racism“, fino all’ultima idea per battagliare questa brutta bestia anche durante i Mondiale 2018 in Russia: la creazione di una vera e propria task force per conto della Federazione russa, con a capo Aleix Smertin.
L’ex calciatore del Chelsea, tra le altre, avrà dunque il compito di organizzare la lotta al razzismo, combattendo ogni forma di discriminazione, salvaguardando l’immagine del calcio russo in proiezione dei Mondiali che si disputeranno nella sua patria.
Smertin nel 2015 era finito nell’occhio del ciclone per alcune dichiarazioni in cui sosteneva che in Russia non esiste il razzismo e che quest’ultimo sia un fattore proveniente solamente dall’estero. A quanto pare anche l’ex centrocampista (fortunatamente) avrà cambiato idea…
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