Il fondo americano conferma i due dirigenti, ed è pronta a mettere sul piatto 150 milioni di euro per l’aumento di capitale. Nel corso del Cda di oggi, Paolo Scaroni è stato nominato presidente del club rossonero.
Ormai definitivamente chiusa l’era Yonghong Li, in casa Milan si prova a tornare alla normalità dopo le tormentate vicende societarie. Il club rossonero da come già si sa è nelle mani del fondo americano Elliott, capitanato da Paul Singer, che ha deciso di guidare la società, con l’obiettivo di rilanciarla, per poi eventualmente valutare in futuro se tenerla ancora oppure no.
La nuova proprietà dopo aver diramato il comunicato ufficiale sull’acquisizione del club, ha cambiato il board di Rossoneri Sport Investment Luxembourg, la holding con cui Li controllava il Milan, inserendo gli stessi amministratori nominati lunedì nella Rossoneri Champion Investment Luxemburg, altra società lussemburghese in testa alla catena di controllo costruita poco più di un anno fa sempre dall’imprenditore cinese.
Quest’oggi si è tenuto il Cda per ratificare la nuova composizione, ma l’importante novità è la nomina del nuovo presidente del club rossonero, individuato in Paolo Scaroni, già azionista all’interno della società. Il lavoro di Elliott, parte dalla struttura management, dove al momento si è deciso di confermare Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, rispettivamente nei ruoli di Amministratore delegato e Direttore sportivo.
Il passo successivo da parte del fondo americano, sarà quello dell’aumento di capitale da 150 milioni di euro, utili per coprire le perdite del club, mentre sembra almeno per il momento tramontata l’ipotesi di un ritorno al Milan di Paolo Maldini, purtroppo anche questa volta l’ex capitano pare non sia interessato a ricoprire un ruolo all’interno della società di Via Aldo Rossi.
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