Il Milan conquista il sesto posto grazie alla grande prestazione di Mati Fernandez, Honda e Lapadula, ma contro il Bologna, nel quale si salva solo Mbaye, disputano una brutta partita sia Bertolacci che Bacca
L’Europa chiama, il Milan risponde presente. Questa volta è vero. I rossoneri torneranno a disputare le coppe quattro anni dopo l’ultima vittoria, grazie alla vittoria contro il Bologna allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano nella 37° giornata di Serie A, 18° turno del girone di ritorno.
Un saluto da festa ai propri tifosi per la squadra di Vincenzo Montella, che ha dominato in lungo ed in largo a livello di possesso palla, ma mai del tutto convincendo per il gioco espresso, nonostante il risultato sia stato molto largo infine. D’altronde, questo nuovo 3-5-2 proprio non piace a nessuno, forse in primis alla squadra, che spesso si posiziona con un 4-4-2 in fase difensiva.
Senza obiettivi, senza stimoli, ancora di più contro una squadra con la quale Roberto Donadoni ha scritto la storia. Ma i felsinei non sono mai stati davvero in campo, hanno difeso passivamente e a tratti hanno preferito essere presi a pallonate dagli avversari, che hanno avuto vita facile appena è cresciuta la qualità in campo.
TABELLINO
Milan (3-5-2): Donnarumma; Gomez, Paletta, Romagnoli; Deulofeu (40′ st Cutrone), Bertolacci (1′ st Fernandez), Montolivo, Pasalic, Vangioni; Lapadula, Bacca (12′ st Honda). A disp.: Storari, Plizzari, Calabria, Zapata, Kucka, Sosa, Locatelli, Ocampos. All.: Montella
Bologna (4-2-3-1): Mirante; Torosidis, Gastaldello, Helander, Mbaye (19′ st Krafth); Donsah, Taider; Krejci (11′ st Rizzo), Verdi, Di Francesco (15′ st Okwonkwo); Destro. A disp.: Da Costa, Sarr, Oikonomou, Viviani, Trovadè, Pulgar, Tabacchi, Petkovic, Sadiq. All.: Donadoni
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 24′ st Deulofeu (M), 28′ st Honda (M), 46′ st Lapadula (M)
Ammoniti: Helander, Gastaldello (B), Deulofeu, Cutrone (M)
MIGLIORI
Mati Fernandez-Honda 7,5: E’ vero che i subentrati possono essere decisivi e loro lo sono stati. Il centrocampista cileno ha regalato quella qualità che mancava negli ultimi metri, dimostrando che a livello di talento non è secondo a nessuno, soprattutto nell’assist per il gol del vantaggio. Mentre il giapponese è l’emblema della professionalità, un giocatore capace di entrare, cambiare la partita e segnare il gol vittoria anche sapendo che è l’ultima partita davanti ad un pubblico che, anche oggi, al primo errore non ha perso tempo, fischiandolo sonoramente.
Lapadula-Montolivo 6,5: Sbaglia tanto, forse troppo, ma si sbatte come nessuno. Per questo, gioca sempre e in questo finale di stagione sta segnando anche qualche gol. Peccato, però, che sbaglia quando davvero potrebbe servire, ma è un giocatore sul quale i rossoneri continueranno a puntare. Prestazione quasi sontuosa da parte del capitano, che non sbaglia neanche un passaggio ed è l’uomo in più in fase difensiva, facendosi trovare al posto giusto al momento giusto sempre.
Mbaye 6,5: Annulla completamente Deulofeu nel primo tempo. Poi, però, esce e il risultato dice tutto, soprattutto il primo gol.
PEGGIORI
Bacca 4,5: Snervante, abulico, evanescente, ristagnante, mollo, mai in partita, avulso dal gioco della squadra e dal gruppo e avviso ai tifosi. Addio.
Bertolacci 5: Non fa niente, né in positivo, né in negativo. Ha il merito di far entrare Mati Fernandez tra primo e secondo tempo.
Krejci 5: I compagni non lo aiutano, questo è vero, ma ci si mette anche lui non riuscendo mai a trattenere la palla e inciampando più volte nelle possibili occasioni per ribaltare l’azione.
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