Il 12 novembre il Milan incontrerà nuovamente la UEFA, dopo la sentenza estiva ribaltata dal TAS che aveva inizialmente escluso i rossoneri dall’Europa League. Sul tavolo di discussione una possibile multa per il mancato rispetto delle regole sul Fair Play Finanziario e la firma del Voluntary Agreement.
Il prossimo lunedì il Milan sarà presente a Nyon, nuovamente di fronte al TAS per capire di che tipo e di quale valore sarà la sanzione che la società rossonera dovrà pagare per non aver rispettato i paletti del FPF, e allo stesso tempo l’obiettivo primario del club sarà quello dell’ottenimento del cosiddetto Voluntary Agreement, vale a dire un accordo in cui la società in concordanza con la UEFA, si impegna a rispettare certi obblighi economici e societari per le prossime stagioni.
La UEFA sicuramente sanzionerà il Milan per il mancato rispetto del FPF nelle sessioni di mercato nel triennio 2014/2017, cosa che i legali rossoneri in studio delle motivazioni di TAS e Camera Giudicante si aspettano senza sperare in scappatoie.
Ma cosa più importante per il Milan, al lavoro sul triennio 2015/2018, è sperare di ottenere dalla UEFA l’accordo per il triennio in corso (Voluntary Agreement che fu negato alla precedente proprietà), puntando proprio sulla nuova entrata di Elliott e alla riacquistata solidità economica e societaria dei rossoneri. Gli effetti più immediati delle decisioni sul Milan si potrebbero sentire nelle prossime campagne acquisti rossonere, oltre (ma non è detto) alle limitazioni rosa in caso di qualificazioni alle coppe europee.
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