Marotta: La Serie A è un campionato di passaggio, non più l’eldorado del calcio

Marotta: “Inter pronta alla sfida"
Champions League 2025-2026 - Stadiosport.it

Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha espresso una riflessione profonda sullo stato attuale del calcio italiano, definendo la Serie A una lega ormai “limitata e transitoria”, lontana dai fasti dei primi anni Duemila. Le sue parole, pronunciate durante la presentazione di un libro a Milano, mettono in luce le difficoltà strutturali del sistema e la crescente distanza economica rispetto ai principali campionati europei.

“Non siamo più l’eldorado del calcio”

Secondo Marotta, il calcio italiano vive un momento di regresso competitivo e finanziario. «Il problema è che la traiettoria del nostro calcio è sempre discendente. Siamo diventati una lega di passaggio, non più l’eldorado che eravamo nei Duemila», ha dichiarato il dirigente nerazzurro.
L’analisi è impietosa: mentre in passato la Serie A rappresentava la meta più ambita per i grandi campioni, oggi molti scelgono di arrivarci solo a fine carriera.

L’esempio di Modric e il valore dei giovani

A chi gli ha chiesto se l’arrivo di Luka Modric al Milan, ormai quarantenne, sia sintomo di un problema, Marotta ha risposto con ottimismo: «Tutt’altro, lo vedo come un segnale positivo. È un piacere per tutti ammirare un giocatore del genere, e può essere un esempio per i più giovani».
Tuttavia, il presidente interista ha sottolineato il divario economico tra la Serie A e gli altri campionati: «Il Real Madrid ha acquistato Franco Mastantuono per 60 milioni di euro, mentre in Italia un calciatore nato tra il 2004 e il 2006 arriva al massimo a 30-35 milioni. Il nostro mercato è molto limitato nelle possibilità di spesa».

Club costretti a puntare sulle plusvalenze

Marotta ha spiegato che le società italiane, anche le più blasonate, si sono dovute adattare a una nuova realtà economica: «Inter, Milan, Juventus, Roma, Napoli e Atalanta hanno dovuto concentrarsi sulle plusvalenze. Negli anni Duemila era raro vedere un club italiano vendere i propri giocatori, oggi invece è l’unico modo per tenere in equilibrio i conti».

Il dirigente ha collegato questa situazione anche alla differenza nei diritti televisivi internazionali, che penalizza fortemente la Serie A: «Le altre leghe vendono i loro diritti all’estero per cifre dieci volte superiori rispetto alle nostre. Questo crea un divario difficile da colmare».

Un grido d’allarme per il futuro

Le parole di Marotta rappresentano un monito per il sistema calcistico italiano, invitando a riflettere sulla sostenibilità del modello attuale. La Serie A, un tempo faro del calcio mondiale, oggi rischia di restare un trampolino temporaneo per i talenti emergenti e un approdo finale per i campioni a fine carriera.

Per il numero uno dell’Inter, la soluzione passa da una riforma strutturale, una maggiore valorizzazione dei giovani e una visione comune tra club e istituzioni: solo così il calcio italiano potrà invertire la rotta e tornare competitivo a livello globale.

I migliori bookmaker

OffertaScommesse e Casinò
BONUS FINO A 1.000€

Puoi giocare solo se maggiorenne. Il gioco può causare dipendenza patologica.

OffertaNon perderti il Bonus di Benvenuto
500 Free Spin alla registrazione + 500€ senza deposito richiesto

Il gioco d’azzardo è riservato esclusivamente agli adulti e può causare una dipendenza patologica

Gioca responsabilmente | Questo sito compara quote e/o offerte degli operatori autorizzati in Italia esclusivamente a scopo informativo e non pubblicitario.
+18 AMD AMD SSL