Lecce-Juventus, Allegri: “La rabbia per l’eliminazione in Champions sia da stimolo per il campionato”

Lecce-Juventus, le parole di Allegri alla vigilia: “Domani ci aspetta gara tosta contro squadra ben organizzata, che ha dato filo da torcere a tutte le big. Eliminazione in Champions non è fallimento”.

Vigilia di Lecce-Juventus: i bianconeri ripartono dal campionato dopo la cocente eliminazione patita in Champions League ad opera del Benfica.

Affrontano un avversario ostico, che sin qui ha messo in difficoltà tante squadre ben più quotate, pareggiando a Napoli, a Firenze e costringendo l’Inter a una vittoria oltremodo sofferta.

Mister Allegri, intervenuto alla consueta conferenza stampa della vigilia, è ben conscio delle insidie che si celano dietro il match, e chiede ai suoi uomini una prova di squadra, compatta, per portare a casa il maggior risultato possibile.

Come sta la squadra dopo l’eliminazione in Champions?

“Domani Vlahovic non recupera perché ha un dolore all’adduttore, e Locatelli, per motivi personali. Abbiamo comunque giocatori a sufficienza per disputare una gara importante come quella di domani. Giochiamo contro una squadra organizzata, con giocatori d’attacco veloce. A Lecce sono sempre gare complicate. Dobbiamo reagire all’eliminazione in Champions e portarci questa rabbia in tutto il campionato”.

Col Cagliari, al suo primo anno in A, tornò da Lecce con la quinta sconfitta consecutiva nelle prime cinque gare: questo che sta vivendo, al pari di quello, è il momento più difficile della sua carriera?

“Quest’esperienza è completamente diversa da quella di Cagliari. Vero che siamo in ritardo di campionato, ma abbiamo margine per recuperare. Concentriamoci su queste cinque partite sino alla sosta, poi recupereremo tutti i giocatori. Domani dobbiamo comunque disputare una partita tosta, metterci al pari loro sotto il profilo della corsa e dell’impegno, e cercare di vincere”.

Cosa serve in una competizione come l’Europa League?

“Pensare all’Europa League non serve. Concentriamoci sul campionato. Affrontiamo una squadra che ha sempre tenuto in bilico le partite: pareggiato a Napoli, perso con l’Inter all’ultimo minuto, pareggiato con la Fiorentina, a Salerno…è una squadra di qualità, ben organizzata e che in contropiede diventa molto pericolosa”.

Come definirebbe l’uscita dalla Champions?

“Non trovo le parole adatte, ma nella vita succedono anche queste cose qui. Ci sono altre squadre che non hanno giocato la Champions per otto anni. Noi dobbiamo solo pensare a lavorare senza essere frustrati, perché altrimenti non ne veniamo più fuori”.

Si è parlato dei giovani: Iling Jr può giocare anche a destra?

“Il settore giovanile della Juventus sta lavorando molto bene: Miretti è stato inserito in pianta stabile in prima squadra; Iling ha fatto bene quando ha giocato; Fagioli sta crescendo bene, c’è Soulé. Non è, però, che una partita ci porta a stravolgere tutto. Iling? Può giocare sia a destra che a sinistra, ma meglio in quest’ultima posizione”.

Ci dice come stanno Chiesa e Pogba? Senza Locatelli, chi sarà il metronomo di centrocampo: Miretti o Fagioli?

“Domani saremo in 19, quindi abbastanza. In certe situazioni la squadra si compatta e fa di più per ottenere risultato. Chiesa e Pogba non ci saranno, al 99% ancora fino all’Inter. Se saranno a disposizione, lo saranno contro Verona e Lazio, ma è molto difficile. Tra Fagioli e Miretti devo ancora decidere”.

Riguardo al caso plusvalenze, ha parlato con i giocatori?

“Ci ha pensato la società con un comunicato ufficiale. Noi dobbiamo rispondere sul campo”.

Qual è la cosa che, in questa prima parte di stagione, la fa arrabbiare di più?

“Normale che siamo arrabbiati per l’eliminazione, altrimenti qualcosa non andrebbe. Le stagioni sono fatte di diversi momenti, ed ora dobbiamo essere bravi a far girare le cose dalla nostra parte. Non c’è nessuno, fuori dal campo, che ci possa dare una mano. Dobbiamo vivere questo momento di difficoltà come un’opportunità per crescere”.

Su sedici partite ne avete vinte sei, non succedeva dal 2000: ha fatto degli errori o ritiene sia solo “colpa” degli infortuni?

“Giustificazioni e alibi non mi piacciono. Al momento accusiamo ritardo in campionato, ma non mi attacco agli episodi, come quello contro la Salernitana. Male abbiamo fatto in Champions. Concentriamoci sul campionato e sulla difficile partita di Lecce. Dobbiamo fare una partita di squadra e rovesciare questa situazione. Gli errori? Chi ragiona con il senno di poi non combina mai niente”.

Lei e la Juventus vi sentite accerchiati?

“È un momento di difficoltà che è capitato anche ad altre società. Normale che i momenti di difficoltà della Juventus vengano elevati alla massima potenza. Ma noi dobbiamo essere bravi a rovesciare questa situazione. Non possiamo farlo in una partita, ma possiamo iniziare a dare segnali importanti. Ho un gruppo di ragazzi con valori morali importanti e confido che domani faremo, tutti insieme, una bella prestazione, cercando di fare risultato”.

Lo Scudetto resta un obiettivo?

“All’undicesima parlare di Scudetto serve a poco. Dobbiamo rialzarci dalla batosta subita in Champions e cercare la vittoria. Siamo indietro in classifica, e le altre stanno viaggiando. Dobbiamo cercare di rosicchiare dei punti a chi ci sta davanti. Mancano ventisette gare e domani sarà la prima”.

Le prossime cinque partite possono esserle utili per consolidare la sua posizione? Quanta voglia ha di giocarsi questa stagione, a partire da fine dicembre, senza infortunati e senza la distrazione del Mondiale?

“Abbiamo l’obiettivo, insieme alla società, di portare la Juventus il più in alto possibile. Ci sono dei contrattempi che non si possono prevedere. L’unico modo è cercare le soluzioni ai problemi, quando si presentano, con lucidità, fermezza, ma soprattutto voglia di fare”.

La coppia Kean-Milik può essere una soluzione? Cosa si aspetta da loro?

“Kean è uno che attacca la profondità, Milik gioca più con la palla. L’importante, domani, è fare una partita solida, di squadra, e vedere cosa riusciamo a fare. Bisogna però avere fiducia. Non possiamo cambiare i risultati fatti, ma solo le partite che verranno ci permetteranno di cambiare la visione delle cose, attualmente negative. Facciamo questi ultimi giorni e poi ci presenteremo, dopo la sosta, con tutti i giocatori a disposizione”.

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