Lecce-Juventus 1-1, voti/analisi: Dybala si prende l’attacco, Bernardeschi sbaglia tanto, altro errore De Ligt

Nel 1° dei 3 anticipi del Sabato di questa 9^ giornata di Serie A, seconda gara in ordine cronologico della giornata di campionato, 81esima gara in ordine cronologico dell’intero torneo, la Juventus di Maurizio Sarri non va oltre il pari 1-1 in casa del Lecce di Fabio Liverani.

Dopo 7 vittorie consecutive è il 3° pari stagionale su 12 per i bianconeri – in biancorosso a Lecce, come in occasione del pari di Firenze – tutti in trasferta, 2 su 3 in campionato.

Di contro 2° pari stagionale per i pugliesi, che stoppano anche la Juve dopo aver bloccato sul 2-2 il Milan a  San Siro. E’ inoltre il 1° risultato utile casalingo in stagione per i salentini, che finora avevano sempre perso fra le mura amiche.

Per la seconda volta in stagione – dopo Brescia – Sarri decide di tenere a riposo Cristiano Ronaldo, e l’assenza del portoghese si fa sentire in termini di apporto di intensità e aggressività alla fase offensiva.

Fase che tuttavia funziona bene e passa soprattutto dalle fasce, la destra soprattutto, dove Khedira fa un buon lavoro fin dalla prima occasione del match, servendo al centro Bernardeschi che non sfrutta una clamorosa occasione impappinandosi da solo e facendosi recuperare, e non fa meglio di lui Dybala a rimorchio.

In assenza di Ronaldo La Joya è praticamente leader della fase offensiva. L’argentino cerca molto i compagni ma, altrettanto, viene cercato dai medesimi, vedasi, sempre nel primo tempo, un gran pallone filtrante di Paulo per il connazionale Higuaìn che da posizione molto defilata indi difficile calcia di poco a lato di destro, e qualche minuto dopo è Bernardeschi a servire il corridoio perfetto ancora a Dybala, che però trova davanti a sé un Gabriel monumentale.

Una Juve non brillante ma comunque abbastanza attiva trova il gol del meritato vantaggio al 50′ con il calcio di rigore realizzato, manco a dirlo, da Dybala. La Joya si conferma vice-capocannoniere stagionale dei bianconeri fino a questo momento, a quota 4 gol – il bomber è CR7 a quota 5 – equamente suddivisi fra campionato e Champions League, curiosamente quelli in Serie A entrambi in trasferta e quelli in Champions entrambi in casa – la doppietta alla Lokomotiv – quindi 3° gol consecutivo nelle ultime 2 partite per l’argentino.

Vantaggio che dura appena 6 minuti, prima che Valeri assegni un altro rigore: su quella che è praticamente l’unica azione degna di tal nome dei salentini, ennesimo maldestro errore dello sciagurato De Ligt, che tocca con il braccio sinistro nella propria area, sul dischetto si presenta Marco Mancosu che non sbaglia. Se Dybala è vice-bomber bianconero, Mancosu si conferma invece il capocannoniere stagionale attuale dei pugliesi, a quota 5 gol, tutti in questo campionato, specialista dal dischetto-addirittura 4 gol su 5 arrivati su calcio di rigore.

A suggello di un match non brillante, giocato non al massimo ma anche sfortunato per la Juve, ci si mette l’ennesimo episodio della sciagurata gara di Bernardeschi che, colto alla perfezione da uno splendido lancio lungo col contagiri di Alex Sandro, aggira Gabriel ma coglie incredibilmente il palo a porta vuota. 

Completa l’opera, per così dire, l’ultima occasione del match, con Bonucci che, su azione da calcio piazzato, solo davanti al portiere avversario, calcia alto sbilanciato. 

Alla Juve non bastano ben 8 minuti di recupero e un possesso palla del 70.8% – record assoluto in Serie A nel 2019 – per evitare uno stop al filotto di 7 vittorie di fila.

Una debacle che, tutto sommato, ci può stare per i bianconeri, reduci dall’intenso tour de force precedente alla seconda sosta per le nazionali e ad un inizio di questa seconda tornata di match ogni 3 giorni che è stato abbastanza intenso, specie con la Champions League di mezzo.

Alla banda di Sarri non resta che ricaricare le batterie. Specie perché si torna in campo subito, già Mercoledì, allo Stadium arriva il nuovo, rigenerato Genoa di Thiago Motta.

I migliori.

Dybala, voto 7

Il più attivo di un gruppo parso un pò abulico seppur volenteroso. La fase offensiva è tutta sua: serve tanti palloni, ne riceve altrettanti, sigla il gol del momentaneo vantaggio, ma prima si vede stoppare da un grandissimo intervento di Gabriel. E’ ancora una volta la Joya.

Higuaìn, voto 6.5

Sfiora il gol su splendida palla filtrante, manco a dirlo, di Dybala. Per il resto solita gara volenterosa, a mettersi a disposizione della sua squadra. Però Il Pipita combina poco, come del resto (quasi) tutti i suoi compagni. 

Bernardeschi, voto 6 di incoraggiamento. 

Di incoraggiamento ne ha bisogno il Berna. Sul web non manca la solita pioggia di critiche nei suoi confronti. E’ vero che fallisce almeno 2 nitide occasioni, ma è anche vero che anche lui, come Higuaìn, ha il merito di essere volenteroso nell’abulia tattica bianconera. Nel primo tempo serve anche un ottima palla a Dybala, che si trova davanti un Gabriel superlativo.

Gabriel, voto 6.5

Voto giustificato solo dalla paratissima su Dybala nel primo tempo.  Un intervento potenzialmente determinante: se fosse entrato in rete quel pallone, dopo pochi minuti, il match probabilmente avrebbe preso una piega diversa. Il suo ruolo nel buon risultato dei pugliesi è senza dubbio determinante. Per il resto non è molto operoso, complice l’ampiamente citata scarsa attività bianconera.

Il peggiore, De Ligt, voto 5.

Non facciamo altro che ripetere che, a dispetto dei soliti pomposi proclami mediatici, è ancora un giovincello che deve crescere e maturare tanto. E nel frattempo dobbiamo ancora attendere che lo faccia. La maturazione deve comportare il tenere le mani, o meglio le braccia, al loro posto. Ancora da rivedere. 

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